SEGNALAZIONE VOLUMI = GIOVANNI CAMPI
GIOVANNI CAMPI: "Luna muta altera" - Ed. Anterem - 2024 - pag. 50 - € 14,00
Sfogliando le pagine elegantemente alternate da preziose riproduzioni di Francesco Carbone immediatamente abbiamo la sensazione di trovarci difronte ad un "ibrido letterario". L'autore offre sonetti rigorosamente realizzati in forma classica, con rime accurate, ma con una compilazione che accarezza la neo/neo/neo avanguardia, ricalcando quelle esperienze che già nei primi anni dello scorso secolo raggiunsero momenti validi di storicizzazione.
Da Marinetti in poi sino a Edoardo Sanguineti, Andrea Zanzotto, Franco Cavallo, Stelio Maria Martini, per ricordarne solo qualcuno.
Nella difficoltà di aprire un dibattito mi sembra opportuno riportare quanto scrive Stefano Guglielmin in quarta di copertina. - "I venti sonetti che compongono questo libro, il quale prosegue la ventennale ricerca neobarocca dell'autore, scaturiscono da un corpo a corpo con le immagini di Francesco Carbone. Non ne sono tuttavia la traduzione pro verba, bensì l'immaginifica e schizoide conseguenza o rifrangenza, attraverso una scorribanda nella tradizione plurale della lingua italiana, dal medioevo al contemporaneo....Lo sperimentalismo Campiano agisce su etimi e paronomasie, su agglutinazioni e segmentazioni lessicali e frastiche, su arcaismi e aferesi, mai restando fermo in un luogo, nè fisico nè retorico, come se le lune da cantare chiedessero gli strumenti sopraffini della tecnica verbale di seguirne le evoluzioni, siano esse altisonanti o da sordina, nel sibilo della luce o nella ritrosia del del buio o del vuoto." -
Venti le lune che brillano di luci mutevoli :"abbandonato bandolo, la matta/ matassa, brogli e scartafacci inclusi,/ in fumi infumi- stringhe e laccj: adusi/ consumi, d'ont'a'onti: bestia ratta/ la vipistrella, vispa e spiritosa...."
Lettura che avvolge in variopinte vertigini tra comete sfuggenti e incisioni di urgenze.
ANTONIO SPAGNUOLO
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