giovedì 20 novembre 2025

POESIA = EVA DI PALMA


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" I "
-
L’alfabeto Morse
con cui ti farò leggere il mondo
sarà il mio corpo,
i pori della mia pelle
ti guideranno
lungo il tessuto muscolare.
Su questo testo
esemplare unico
conoscerai il sacro fluire
di tutte le cose
e nulla ti apparirà sconosciuto.
Farai di tutto per farmi fremere,
oseranno morsi a vuoto
i tuoi bestiali denti masticatori.
Sotto le tue dita
avide lettrici
esisterò
e tu stesso finalmente sarai
attraverso ciò che sente
la mia carne.
***
" II "
-
La mappa di ciò che faccio
è nella carne,
nella pelle esposta al vento,
nelle ossa minerali.
Lo scorrere degli eventi
si specchia nel sangue
che inonda le vene pulsanti.
Il mio credo
è tutto in questa carne regina
e nella nobiltà del suo inciampo.
Sono effimera, dunque eterna.
Sono effimera, dunque sacra.
****
" III "
-
Il cielo è una città,
ripeteva oggi il bambino
sul treno.
Aveva una maglietta a righe
blu, il bambino biondo
e sfogliava un libro
sui dinosauri,
girava le pagine sgualcite
con mani piccole
dalle unghie annerite
sulle punte.
Guardava le code minacciose
dei grossi animali estinti,
erano buffe per i suoi
occhi di gioco
paurose per scherzo.
-
Non c’è città
sotto questo cielo
sospeso su binari
dalla meta indecifrata.
Eppure una strada che va
dalla tua casa alla mia
c’è ancora,
ma il bambino biondo
con la maglietta a righe
non lo sa.
*
EVA DI PALMA

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