lunedì 17 novembre 2025

POESIA = FRANCESCA LO BUE


**********************************
"Il libro delle lingue"
-
Solo una via conosco,
di un sentiero sono sicura.
Nominarti e rubare il ricordo
poiché è caduto il segreto dell’oro nel gorgo del passato.
-
Il vivere di ogni momento arranca da un adesso che fu.
Angustia per quel io ormai distaccato,
di ieri, essere incosciente e inconsistente.
Si può ricomporre quello stato o descriverlo?
Ha una tematica?
È la posizione nella rottura il suo luogo, è un vivere nello
stagno della linea divisoria. Si dimora nella breccia, in una
atmosfera di non appartenenza, quel contatto identificante
si spezzò.
Non sono più là, mi guardo come fossi in un quadro…sono
al di là della finestra ma sono qui,
sono fuori, sono estraneo. È respirare, ma in un altro luogo
o forse in ogni luogo.
Non c’è la voce, non c’è una lingua, o ce ne sono due, tre…
Forse è il dono delle lingue?
-
Assecondo la prospettiva di un abisso
e medio a una distanza.
Un paese di nebbia e uno specchio secco.
Nella casa con braci di vento c’è un Pierrot alla finestra…
E c’è neve morta
Rivolgiti al Dio della Sapienza,
non cadere nell’abisso di colpa,
non essere scelto dal dito nero,
dal vento rosso nel crepitare dei ginepri.
****
Da "Il Libro Errante"
FRANCESCA LO BUE

Nessun commento:

Posta un commento