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“Parole”
Chi potrà dire al cielo,
con le sue pieghe azzurre,
quelle parole che rimangono
sospese
nelle vertigini del vento?
La voce rotonda che mi attende,
spogliata dalle pieghe del pensiero,
cede al ricatto del silenzio,
metallico nell’oscurità della storia,
chiuso nella sua essenza come rosa
pesante.
Lasciala navigare nella corolla notturna,
scivolando, a riempire coppe
che accolgono il mio accento,
tracciato appena a ricamo
di una conchiglia.
Preda dell'inganno ho dato tutto
dove si cela la tua sembianza.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
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