giovedì 24 gennaio 2013

SEGNALAZIONE VOLUMI = ELENA CORSINO

ELENA CORSINO – “Nature terrestri” - puntoacapo Editrice – Novi Ligure (Al) – 2013 – pagg. 53 - € 9,00

Elena Corsino, poetessa e traduttrice, è nata ad Idra (RO) nel 1969.
"Nature terrestri" è una raccolta suddivisa in due parti, quella eponima e "Passaggi d’ombre".
Le due sezioni sono precedute da una poesia di carattere programmatico, intitolata In luogo di promessa, il cui argomento è il caos che nessuna parola potrebbe dire; anzi le parole fuggirebbero il caos.
Nei versi l’io-poetante è molto autocentrato e i sintagmi, che danno vita alle immagini, si librano sulla pagina con leggerezza controllata e una grande scioltezza.
E’ una poetica descrittiva, quella della Corsino e sono dette figure che vengono interiorizzate; la natura, espressa dalla poeta è rarefatta e armonica.
La forma delle composizioni è di carattere neolirico e nei componimenti spesso s’incontrano belle illuminazioni, vere e proprie accensioni nei versi come per esempio nel seguente passaggio, che chiude un testo:-“Io vengo all’accorrere del cielo/ all’azzurro in grembo alle colline”-.
La dizione è precisa e armonica e c’è grazia e levità nelle poesie di questo testo.
Cifra distintiva della raccolta pare essere la percezione visiva e anche tattile dell’autrice verso la realtà che la circonda, che viene sublimata e trasfigurata nei versi.
Tea gli elementi detti con urgenza dalla Corsino, osservati dal suo occhio poetante, ricorre frequentemente il cielo, sia quello azzurro e diafano del mattino, sia quello notturno dalla tinta plumbea.
E’ una poesia della visione epifanica e la poeta pare immergersi con il corpo e con l’anima nei sembianti incantevoli che la circondano.
Nel suo interanimarsi con la natura, l’autrice a volte affronta la tematica della metamorfosi, come quando afferma che si farà acqua pura e muterà la sua natura.
Spesso ricorre la figura di un tu al quale la poeta si rivolge, presumibilmente l’amato, figura evanescente del quale ogni riferimento resta taciuto.
A volte si percepisce un forte senso di corporeità dell’io-poetante, nel suo relazionarsi con la realtà esterna e circostante.
Quello di Nature terrestri è un paesaggio iridato e a volte idilliaco, fatto essenzialmente da cieli e da vegetazione.
La forma è armonica e i versi sono scattanti e veloci e avvertiamo una certa armonia nel ritmo, che si coniuga a sospensione.
In Passaggi d’ombre, come dallo stesso titolo, si nota una scrittura che tende all’oscurità e all’evanescenza ed è ottima la tenuta dei versi lunghi.
Nella suddetta scansione si nota, a volte, una certa anarchia nei versi che procedono per accumulo.
Una sorta di filosofia naturalistica è presente soprattutto in Passaggi d’ombra quando la poeta parla di luce ombra e dell’essere e dell’esserci.
Qui la Corsino, tramite la parola pronunciata, pare scavare nella realtà attraverso i sintagmi che ci propone, quasi volesse decifrare il mondo che la circonda, tramite il medium della poesia stessa.
Come scrive Ivan Fedeli nella prefazione “la ricerca poetica di Elena Corsino è un quaderno che si apre quasi ammiccando alla lettura ed è figlia di una tradizione espressiva e formale, studiata con spirito critico.

RAFFAELE PIAZZA
***
"E’ lastricata e sdrucciola la mia
non retta via di fragili orizzonti
sui fianchi di rovine umili e muri
- e scarti ricoperti di muschio."

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