Massimiliano Chiamenti: “adel & c.” - Fermenti Editrice, Roma, 2013, pagg. 115, € 14,00
Massimiliano Chiamenti è nato nel 1967 a Firenze, è vissuto a Bologna e, recentemente, è tragicamente scomparso; ha pubblicato numerose raccolte di poesia e ha ricevuto da Edoardo Sanguineti il premio “Città di Corciano” nel 1995.
Adel & c. è una raccolta articolata e composita, bene strutturata architettonicamente; è formata da sette scansioni: il libro di adel, versus, razza triste, la vedova allegra, epigrafi, ecloghe emiliane, prosette empiriche.
Elemento saliente della poetica di Chiamenti è il fatto che l’autore ci presenta delle poesie tutte caratterizzate da una forte dose di quotidianità.
La raccolta è caratterizzata da molte sfaccettature e tematiche e, tra i temi dominanti ci sono quelli della sessualità e dell’amore gay.
I componimenti sono strutturati in lunga ed ininterrotta sequenza e iniziano con la lettera minuscola.
Il tono è colloquiale e narrativo e tutte le composizioni sono caratterizzate da una grande chiarezza espressiva.
Il libro di Adel può essere letto come un poemetto composto da ventisei frammenti, alcuni scritti in inglese.
Le parti zero e uno sono brani che si possono considerare di prosa poetica o addirittura narrativi tout-court, caratterizzati da un carattere affabulante; in essi di verso in verso l’autore va a capo solo alla fine della pagina.
Dai versi di questo libro, connotato da una grande originalità, trapela una forte angoscia esistenziale e sono dette situazioni estreme che hanno per oggetto lo spaccio della droga e la prigione.
Chi è Adel? Un uomo dalla personalità complessa e tormentata, il protagonista del quale l’io poetante parla in terza persona. In tutta la sezione aleggia un senso di amara ironia e il tono è, a volte, surreale.
In Il libro di Adel è presente una forte dose di realismo che si coniuga a crudezza. Il poemetto è una cronaca minuziosa della vita di Adel, descritta con una grande e varia quantità di particolari
Si tratta di una scrittura di tipo psicoanalitico e, durante la lettura, pare di affondare nelle pieghe della mente di Adel.
Nel poemetto è presente una forte introspezione e serpeggiano i temi della morte, del bene e del male, attraverso atmosfere inquietanti.
In tutta la raccolta c’è un tono onirico e sognante e sembra, leggendo il testo, di compiere una discesa agli inferi nella mente dell’ autore – Adel.
Versus, che ha per sottotitolo una raccolta di cazzi, frizzi e schizzi di cazzo, è un poemetto composito e articolato, costituito da sette parti e ha un carattere irriverente.
C’è, in questa sezione, un tono dimesso e apparentemente volgare; qui la scrittura è vaga e anarchica e c’è una poetica vagamente alogica nei versi e lo stile è rarefatto.
Ricorrente è il tema della scuola (non a caso Chiamenti insegnava). In Aforisma il poeta usa l’ironia e l’io-poetante pone ad uno studente domande per sapere qual’era il frutto del peccato di Eva.
Qui i versi si affastellano nel loro accumulo e sono di lunghezza eterogenea e c’è un’effusione dell’io poetante in un modo totalmente antilirico.
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Raffaele Piazza
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epigramma 3
il professore ha un orinatoio in casa
vespasiano virile “iperetero” a muro
mio nonno teneva in bagno un clistere
con lungo beccuccio e tanica
il motociclista leather usa gel da vacche
e appende al soffitto catene per il fist
perversioni domestiche
per uomini addomesticati
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haiku 4
lei cerca cammino cammino
parla a vanvera ride
dice ci è rimasto solo david bowie e la mail
mi è simpatica ride
sembra un galletto
mi intimorisce anche
tutto smanaccia al vento
cerca cammino cammino
dice qui siamo tutti matti
(e forse è l’unica che infatti lo sa).
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