POESIA = RAFFAELE PIAZZA
"Nominare"
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Siamo usciti in questo gennaio
mitigato da lontane perturbazioni,
in attesa di altre epifanie e lunazioni
si sono aperti alcuni negozi
della città come luoghi
di culto o claustrali
mentre bevevamo un te
freddo per i nostri corpi.
Un altro gennaio è come un rifugio
che si ripete feriale
per dormire, toccare la morte con mano,
se tu ti avvicini a me
nella Villa Floridiana per dirmi di un fiore rosa
di cui hai dimenticato
il nome letto su una rivista.
Allora da questa dimenticanza gli ho dato
poeticamente il nome tuo
e sarebbe bello poter scordare anche il nome casa,
magari collettivamente,
e ricostruirlo, ricrearlo,
giocando alla nuova vita nel nostro
giardino condominiale di margherite.
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"Sul bordo della rosa"
Vedi, nella zona più bassa del volo
radente dei passeri, troviamo la parola per salire,
la porta della brina immaginaria
in questa invernale meraviglia
a dare freddi e azzurri vocaboli
per il sinuoso senso del rito quotidiano e duale.
Dove si aprono i varchi nel paesaggio
si allarga anche la mente
lavoro e sesso e amore coniugano
le ali senza tempo di virtuali ore:
se cerchi un margine o un velario per coprire
con tende di libertà la storia o
con le tasche piene d’erba uscire allo scoperto
per le strade e fare con altri il poeta.
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SERA DI PLENILUNIO DI ALESSIA ---
Sera, Venere, la prima delle
stelle, al Parco Virgiliano
appare per Alessia con
il cane spontaneo a ricomporsi
delle cose l’affresco,
oltre la sera di plenilunio
ad accadere raggi di luna
nelle fibre di ragazza in
quella gioia scattante
oltre il mal d’aurora..
Vengono le coppie e ragazza
Alessia sola si chiede se gli
altri amori nel freddo
dureranno oltre le cose
del sentiero dei giorni.
Tolta dalla tenda dei pensieri,
Alessia trasale
(tanto Giovanni non la lascia).
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Raffaele Piazza
1 Commenti:
http://sestosensopoesia.wordpress.com/2014/01/12/nomina-del-blog/
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