venerdì 9 maggio 2014

POESIA = RAFFAELE PIAZZA

ALESSIA E IL PAPAVERO
*
Campo di spighe di
Alessia, pensiero
d’amore e profano,
letto di natura dove
farlo nella chiarità
meridiana con Giovanni.

Ed è venuta una teoria
di amiche a casa di Alessia-
ragazza a portare doni,
argento e platino di
bracciali e anelli.

Ha spezzato il pane
Alessia e hanno bevuto
il vino. Un papavero
nel suo rosso a continuare
e ci sarà raccolto,
tra giorni vegetali
all’apertura delle cose,
lo schiudersi di un
fiore tra di Alessia
le mani.
**



ALESSIA E LA MELA VERDE

Campo di grano profane
per ragazza Alessia, spazio
scenico dove fare l’amore
nella recita della vita.
Attimi ad incielarsi di
un azzurro perla
nell’accadere della quinta
stagione, l’ora blu dell’alba
in esatta armonia terrena
con la pelle di ragazza
Alessia al colmo della
grazia nello scorgere
la mela verde altissima
sul ramo. Mano affilata
ad addentarla, storia
di estasi infinita di Alessia,
addenta la mela in magico
stupore del gusto e così
esiste.
**

"Alessia e il silenzio di platino"

Selenico naufragio di gioia di
ragazza Alessia, colomba candida
di aurora con un filo d’olivo
nel suo verde nel becco per la felicità
(ha sognato un angelo che le ha
detto che Giovanni non la lascia).
Sui monti azzurrini delle resurrezioni
ad ogni passo guarisce
ragazza Alessia nuda come acqua
per i campi della vita,
pari a una donna per resurrezioni
che sanno della linea della fragola
nel di platino il silenzio.
**

"Alessia e la linea azzurra"

Cielo a sospendersi pari ad
aquilone azzurro sulle cose
di sempre, gioia fisica
di Alessia a interanimarsi
con la resistenza fresca
dell’aria e ancora esiste
ragazza Alessia sul bordo
del Mediterraneo, il luogo
è Napoli, via Petrarca a
contemplare dall’attico
le nuvole a sfioccarsi
in forma di pesci e di
cavalli. Nel parlare a
telefono con Giovanni
nel vedere in duale
accadimento le stesse nubi
Alessia al colmo della
grazia (tanto non mi lascia)
scritto sul diario con
incerta grafia terrena.
**
Raffaele Piazza

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