sabato 9 gennaio 2016

POESIE = ANTONIO SPAGNUOLO

– “MARMO”
Sul vetro è l’ombra repressa che incidi,
che smemora e arrende in silenzio per sbalze.
Hai nel volto il turbinio delle stelle riflesse
e nel calco la voce si stacca ai rintocchi scanditi
per un gioco di luci.
Ho scritto ai margini dell’anno il bivio
che mi distoglie dalla tua tomba aperta
a colpire il lutto incrociato alla frana della pietra.
Azzittite le musiche nelle cadenze istantanee
ogni impronta ha un fulgido gioco
sospeso all’attimo ed il marmo ha arabeschi proibiti.
*
– “ABBAGLIO”
Gioco nell’ora che imbruna contro l’eternità,
perché il tuo viso riappare nelle ebbrezze
perdendo contro il vuoto nelle strane scintille.
Le tue ceneri hanno inciso il desiderio
nel raggio obliquo delle polveri,
trascrivendo memorie che corrodono
il mio labbro assetato.
Abbagli nell’onda brusca di un tramonto
che mi rende sconfitto.
*
– “SUSSURRO"
Tocco d’amore rimane l’intimo sussurro,
vanificato ai margini degli incontri, ma prosegue
l’incanto delle notti insonni .
Rinchiuso fra le ombre del passato
ripeto il tuo nome , inutilmente,
nel desiderio di un lampo a cicatrice
del profumo di un piede indispettito.
La voluttà del tuo ventre traspariva furori,
irrefrenata melodia della carne,
nella stanza che pullulava melodie
ed ora cade nel buio per stordirmi.
*


ANTONIO SPAGNUOLO


1 commento:

  1. Solo un uomo di Terra che ha amato ogni grinza della Terra poteva scrivere versi di siffatta potenza carnale. Cappello. Mirka Bonomi

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