venerdì 5 febbraio 2016

INTERVENTO CRITICO = RAFFAELE PIAZZA

--Considerazioni sulle poesie di Bruno Conte in “Fermenti”,N° 242 -2015.

“Ricovero A 4” di Bruno Conte, nato a Roma, comprende quattro poesie senza titolo e due figure di carattere astratto metafisico, elaborate nel 2014.
Attualmente l’attività letteraria dell’autore e la sua operatività in campo pittorico si svolgono in modo separato, mentre, tra il 1959 e il 1962, ha elaborato icone comprendenti testi poetici.
I componimenti sono connotati dalla forma in lunga ed ininterrotta sequenza, con un azzeramento totale della punteggiatura, mentre le rappresentazioni grafiche sono da interpretare come dei concetti spaziali in bianco e nero, che potrebbero essere vagamente accostati, per le loro atmosfere e immagini, ai dipinti di De Chirico rappresentanti le piazze, e, per il loro stile, alle tele monocrome di Lucio Fontana,
Un senso di mistero, malattia, disfacimento fisico, trapela da queste poesie, come se fossero delle descrizioni dall’interno di un ospedale, viste attraverso gli occhi di un degente, senza autocompiacimenti ma con un senso di resa, di passività e di freddezza, per l’ambiente asettico che circonda lo stesso ammalato.
Il versificare avviene in modo impersonale, in una maniera del tutto descrittiva.
Poetica antilirica tout-court, quella affrontata dal Nostro in questi quadri, molto originali per la loro tematiche, avvicinabili, tenendo conto delle dovute differenze, alla Serie ospedaliera di Amelia Rosselli.
Un’aurea di sospensione, di onirismo purgatoriale, trapela dalle composizioni surreali e inquietanti.
Molto efficaci, nell’ultima poesia, le immagini di una parete che tende ad inghiottire le memorie di panorami a singhiozzo e del viale alberato, sembianti che potrebbero essere intesi più come reminescenze involontarie di una vita sana all’aria aperta, che come nostalgia dolorosa.
Cifra essenziale in “Ricovero A 4” è quella di una scrittura leggera, icastica, veloce e luminosa, che si potrebbe definire intellettualistica e riflessiva.
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Raffaele Piazza

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