giovedì 18 maggio 2017

SEGNALAZIONE VOLUMI = LORIS MARIA MARCHETTI

Loris Maria Marchetti – “Concerto domestico”-- Edizioni Joker – Novi Ligure (Al) – 2017 – pag. 35 - € 8,00

Loris Maria Marchetti (Villafranca Sabaudia 1945) ha all’attivo una ventina di opere poetiche, spesso premiate, due volumi di racconti, un romanzo breve e alcune raccolte di elzeviri e prose varie.
Cifra essenziale di “Concerto domestico”, la plaquette del Nostro che prendiamo in considerazione in questa sede, caratteristica che emerge anche in altre sue opere, sembra essere quella dell’ironia, qualsiasi siamo le tematiche toccate dall’autore, che sono molto eterogenee.
Una quotidianità, che va dal privato al pubblico, nella quale non mancano momenti a contatto stretto con una natura rarefatta e trasfigurata, sembra essere il comune denominatore dei componimenti.
Quello che caratterizza la poetica di Marchetti è una parola avvertita che, di composizione in composizione esprime un senso di disincanto verso la vita che viene vissuta attraverso le poesie come qualcosa che è degna di essere vissuta, nonostante le sue contraddizioni e nonostante il male che ci circonda.
Di raccolta in raccolta Loris Maria esprime il suo antidoto al male di vivere di montaliana memoria, proprio tramite un tono dimesso e segue il filo rosso del difendersi dell’io – poetante nei riguardi del mondo, che va pure affrontato.
Sembra nei versi di questo autore, qualunque sia il tema trattato, dall’amore alla poesia stessa, che se la realtà è impervia e infida, si può dominarla, uscendo vincitori dal combattimento, con un atteggiamento di attenzione che supera il dono del turbamento, che comunque resta un dono.
Loris Maria Marchetti, da feticista del quotidiano, ripercorre nei suoi versi le esperienze della vita come i suoi viaggi; per esempio nella poesia “Notre France” nella quale viene rievocata la magica atmosfera di Strasburgo con il suo magnifico parco, le cicogne e il lago artificiale, che creano una visione idilliaca e riescono a fermare la vita stessa come nell’attimo di uno scatto fotografico.
Malgrado il pessimismo di fondo, rispetto ad un’esistenza che sembra dare scacco, il Nostro sa riscattarsi egregiamente dal gap di un senso di inettitudine ed inadeguatezza.
Quanto suddetto avviene proprio l’autocoscienza della considerazione della scrittura poetica stessa come catartica e salvifica.
A livello formale la poesia dell’autore torinese è cristallina, nitida, sorvegliata e controllatissima in ogni suo singolo sintagma, nella produzione di immagini impeccabili luminose, nitide, veloci e leggere.
Quindi Concerto domestico come espressione di qualcosa di dolce, del ritrovamento del senso della vita proprio tenendo presente che c’è una casa, una dimora, a cui fare ritorno, dopo averla lasciata nei numerosi spostamenti.
Sentito il tema dei luoghi come toponimi, delle città, come per esempio Torino, il cui segreto sembra essere in una luce di qualità assai rara e misteriosa che l’avvolge, la taglia e la feconda.
Nonostante la profondità e la complessità del pensiero che lo sottende, il poiein di Marchetti emerge sempre con una grande chiarezza nei suoi versi scabri ed essenziali e non mancano lo scatto e lo scarto memoriale come in Anni cinquanta, nella quale il poeta affronta i ricordi di una sua domenica da bambino con la nonna essendo i genitori assenti.
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Raffaele Piazza







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