POESIA = FOSCA MASSUCCO
- I -
È ora di separare il sottile dallo spesso, il frutto
dalla pianta, il seme dal frutto. Vaghi la notte,
il naso rivolto alla balena gareggiando con Menkar,
fiammeggiando di pena tra i rittani cupi del San Michele.
Liberata Giaffa ed i suoi scogli a primavera
non attendi altri destini, comito d’una flotta di biche –
il ricino è spuntato troppe volte sopra il tuo capo,
senza che sapessi esultare, il vento caldo tra le vigne
scongiurava dio e tu eri il verme.
Prova ancora, distingui la destra dalla sinistra
esci dalla balena solo a risanare te stesso.
**
- II -
Il tempo scatta acuto
con le sue lamelle, suona chiarissimo
per ciascuno e diverso. Senza tetto
m’imbroglio nella luce
trovo pietre nella cenere del pane.
Se le masche scagliano la fisica
sulla porta scardinata, i fuscelli in croce
non frenano la danza – in fila si allontanano
i pidocchi, via da questa morte
senza morte appesa ai fili del ragno.
Ogni sera ho vestito il manico di scopa
con la sua camicia, colte le ossa dal camino
per vederlo sorridere di nuovo
ma la collina resta un cranio che risuona
nella notte della langa.
**
- III -
– Oggi è martedì – nella quiete ascolto
i tarli masticare,
gli schiocchi ultimi dei ceppi.
Temo le parole come il luppolo
aspre, ruvide le cime. Con me
sta l’anima della faina,
i denti puntuti dentro le uova
e dei coniglietti in affanno
restano solo crani, nella stalla
minuscole orecchie a terra.
– Oggi è martedì – la bruma bassa
mozza le colline, galleggiano
le cime nella laguna e tutto qui
possiede un’aria anfibia, sterile
come il tutolo,
decisiva.
Si tuffano i bufoni grassi
se sbuca la mia ombra –
tra riva e ripa
inutili al contraccolpo dell’acqua,
oscillano i nodi dell’equiseto –
mi scruto severa tra i gusci
di mandorla spaccati dai topi.
**
FOSCA MASSUCCO
*
FOSCA MASSUCCO (Cuneo, 1972) è laureata in Fisica e specializzata in Acustica; sposata con il contrabbassista e compositore Enrico Fazio, sviluppa progetti di musica jazz e poesia. Insieme vivono in un casale su una collina del Monferrato astigiano, dove producono musica in un personale studio di registrazione.- Ha pubblicato “L’OCCHIO E IL MIRINO” (Ed. L’Arcolaio, 2013), prefato da Dante Maffìa e “PER DISTRATTA SOTTRAZIONE” (Ed. Raffaelli, 2015), con introduzione di Elio Grasso. Collabora con il Laboratorio di Poesia di Modena di Carlo Alberto Sitta e con la rivista di poesia e critica letteraria STEVE. -E’ stata tradotta in rumeno dalla poetessa Eliza Macadan e in spagnolo dalla prof. Giulia Bertagnolio. -Sulla sua poesia hanno scritto, tra gli altri, Carlo Alberto Sitta, Elio Grasso, Giorgio Linguaglossa, Dante Maffìa, Giorgio Bàrberi Squarotti, Fabio Simonelli, Plinio Perilli, Claudio Morandini, Gianni Martini. --Una sezione del primo libro è stata sonorizzata dai musicisti E. Fazio e G. Malfatto e presentata in anteprima alla Rassegna “Precipitati e Composti” che segue annualmente il Premio di Poesia Anna Osti. Un testo del secondo libro è stato sonorizzato e inserito nel disco MOODS [CMC,2015] di C. Lodati e E. Fazio.
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