giovedì 20 dicembre 2018

SEGNALAZIONE VOLUMI = IVANO MUGNAINI

Ivano Mugnaini : “La creata indocile” – Ed. Oèdipus – 2018 – pagg. 104 - € 12,00
“Il labirinto lasciato alle spalle…la strada, impassibile, percorsa a memoria” scrive il poeta verso la fine di questo elegante e sobrio volume di poesie , con prefazione di Elio Pecora e nota di lettura di Ivan Fedeli, quasi a concludere un suo percorso immaginario che si realizza tra visioni e metafore , illuminazioni e vertigini , silenzi e sussurri . Un furtivo sguardo agli imprevisti della quotidianità ed una attenta sospensione tra le urgenze e la consapevolezza dell’esserci. Il plasmare la creta è il segno luminoso che evapora quotidianamente dal tocco del poeta , un raggio che ripete semplicemente i limiti meravigliosi dell’accoglienza tra la parola e una vibrazione , tra l’offerta ed il recupero, tra le incisioni ed il colore . Il nostro dire a volte si spoglia della realtà per immergersi nell’illusione , o per rielaborare con la fantasia, sempre accesa, la memoria di eventi e sogni, gelosamente riparati nelle circonvoluzioni vertebrali, ed il ritmo del verso immediatamente si immerge nella musica che appartiene all’empireo per diventare tremore . Ivano riesce con arguzia e con spiccato senso di compiutezza a definire i rapporti delicati tra riflesso e percezione , tra entità semantiche e tensione simbolica, ricucendo a suo modo frammenti di spazio-tempo o sussulti “impermeabili” . La sua esperienza si realizza nella visione policromatica del mondo attuale, ove tutto muta inesorabilmente e velocemente , dalla realtà politica al torpore sociale , dal potere di acquisto alla cadenza del mistero. Cerca di svelare gli accadimenti con la curiosità del viandante , e a tratti apri il colloquio con figure che affiorano nelle ombre . Si accosta alle ore e … “Finalmente ritrovo la poesia. / Come antica compagna mi chiede:/ Come sei oggi? e pretende una foto,/ ed io la ignoro, lei che mi ha salvato,/ nutrendomi, nascondendomi, uccidendomi/ della sola vita che mi è concesso/ respirare…”
ANTONIO SPAGNUOLO -

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