SEGNALAZIONE VOLUMI = RAFFAELE URRARO
Raffaele Urraro – "Anche di un filo d’erba io conosco il suono"--Loffredo – Napoli – 2018 - pag. 63 - € 15,00
Raffaele Urraro è nato nel 1940 a San Giuseppe Vesuviano dove tuttora vive e opera.Ha pubblicato opere di poesia, saggistica, cultura popolare e studi latini. Collabora come redattore alla rivista di letteratura e arte “Secondo Tempo”.
"Anche di un filo d’erba io conosco il suono", la raccolta che prendiamo in considerazione in questa sede, è costituita da quarantasei poesie numerate tutte senza titolo.
Per la sua unitarietà stilistica, formale, tematica e contenutistica l’opera potrebbe essere considerata un poemetto.
Protagonista della silloge pare essere la parola stessa, intesa come genere e categoria e lo stesso termine parola non a caso viene detto con urgenza in molti dei componimenti del testo.
Procedimento interessante quello suddetto e Urraro è del tutto conscio delle sue intenzioni, del suo voler riflettere sulla parola stessa nel suo essere pronunciata per dare senso e fondamento all’esistenza.
Da lì partono le immagini composite e rarefatte che il Nostro ci offre.
Interessante l’incipit della raccolta che ha sicuramente un tono programmatico: - “/le mie parole sono un suono/ impalpabile come il velo di un’ombra/- un altro passo ed è il nulla-/ in dissolvenza discrepate e frante”//…
E qui entra in scena la sonorità della quale si accenna anche nel titolo del volume perché le parole producono suono e sembrano nel loro presentarsi all’ascolto come alla lettura come essenze che sporgono dal nulla, al quale fa riferimento l’autore, in dissolvenza e scisse tra loro.
Qui il nulla potrebbe essere inteso come il silenzio, lo stato di quiete dal quale scaturisce anche la musica se è incontrovertibilmente vero che le arti sono tra loro sorelle e non a caso anche nell’analisi testuale della poesia si parla di ritmo e musicalità, che sono fondanti per l’ordine del discorso.
Tutti i componimenti iniziano con la lettera minuscola e questo elemento ne accresce il senso forte di magia e mistero come se provenissero da un altrove forse costituito da altri versi, letti, detti o ascoltati che siano.
Cifra fondamentale della poetica di Raffaele Urraro espressa in questo libro pare essere una vena neo lirica in commistione con una vena speculativa che sfiora l’intellettualismo nel riflettere sul mistero della vita e della morte per loro essenza sempre intrecciate tra loro.
Notevole la densità metaforica e sinestesica che s’incontra in un poiein nel quale lo sfondo è quello di una natura rarefatta che si evidenzia quando il poeta come un rabdomante o uno sciamano afferma di conoscere il suono anche di un filo d’erba.
E sarebbe bello se l’erba potesse emettere suoni e a questo punto viene in mente Ponge nel suo affermare che sarebbe bello se l’albero potesse parlare.
Un dettato chiaro e luminoso connota i versi di Urraro nella loro sinuosità intrinseca nel loro procedere in lunga e ininterrotta sequenza anche attraverso le strofe che potrebbero essere considerate delle battute musicali.
Poesia a volte gridata ma sempre perfettamente controllata nella sua vaga bellezza.
*
Raffaele Piazza
1 Commenti:
Ciao a tutte le sorelle che cercano di concepire questo gruppo, penso che sia il momento di dare una prova a un rimedio naturale affinché tu possa avere il tuo bambino senza conoscere il ritardo.
? Rimanere incinta con la medicina di erbe. Migliore di? Fortuna
Consiglio vivamente questa radice di ozala ?????? prodotto per ogni donna che ha problemi di gravidanza. attraverso
1. Provare a rimanere incinta
2. Infezione
3. Blocco dalla tuba di Falloppio
4. Cisti dalle ovaie
5. Odore sgradevole dal verginale
6. Mestruazioni irregolari
7. Sterilità per una facile concezione ..
8. malattie della pelle, infezione da gabinetto e cattivo odore del corpo
9. Fibroide ed Herpes
10 PCOS
11: Regola il tuo periodo alla normalità.
12: cura del cancro
13: EX Indietro
Via: DRAKHERE66@gmail.com o Whatsapp messenger +2348129175848
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page