lunedì 27 maggio 2019

POESIA = RAFFAELE PIAZZA


"Alessia e la zona protetta"

È la sua cameretta – porto
a proteggere ragazza Alessia
destatasi al colmo della grazia.
Fuori il sole a entrare dalle vetrate
e giungere a di Alessia l’anima
a rasserenarla. Ed è zona libera
di Alessia nell’interanimarsi
con la resistenza salubre
dell’aria del giardino dove
farfalle volano e si ascoltano
dei gabbiani i versi. Crede
Alessia nella felicità e sicura
allo scoperto esce.
*

"Alessia e il cerchio magico"

Attimi di cielo carta velina azzurra
per Alessia nel salutare il giorno
di salvezza e tutti sono partiti.
Cerchio magico per ragazza Alessia
fino alla conca di tramonto
del raccolto di luce di candele
solari e sta infinitamente nel limbo
della gioia, camera calcinata
a fare l’amore con Giovanni
Alessia nel cerchio della perfezione
dei sensi a levigarsi nel piacere.
*

"Alessia e il solleone"

Cielo di ametista nel calore
della luminosità dei raggi
ad abbronzare Alessia
sulla terrazza dell’attico
dove era già venuta
un anno fa. Piastrelle
azzurre pavimento dove
si distende Alessia
e l’infinito in limine
alla vita vede venire
nell’estasi dai sensi all’anima.
Solleone per Alessia
dove era già venuta
e spera che Giovanni non la
lasci e prega la Madonna.
*

"Tu magica"

Nella gioia delle cose prealbari convalescenze quotidiane
di fragole a ritrovare quel senso che è poesia dietro l’albereto
dove siamo stati a ovest della vita e della città, tu annudata
il tuo tempio verso di te il greto a iridare visioni tranne del tuo
slip rosaconfetto, i seni al vento, il percorso delle mani per ararti
per toccare la felicità che traspare dopo la fisica gioia, dopo il piacere
nel delta tra rosa e margherita gialla o anche amore universale,
delle tue cosce la pelle, il tuo sesso dietro le barriere che di fiorevole
trasgressione danno un dato compiuto del tuo stellante lucore, lume
dei tuoi misteri che si apre alla luna portafortuna di te donna, da
attraversare il culo, l’ombelico nel ventre piatto contro del mondo
il tempo, la vita che mi hai donato nelle fibre tra alberi osservatori
muti in esatta misura di desideri. Vieni di nuovo e cambieremo
il rosaconfetto in nero per la forte trama di ragazza che sei,
se poi in armonia con le parole saremo di nuovo vestiti, la tua
minigonna, le calze, lo sguardo attento che non può mutare dove
sta del tuo mare la perfezione, esistere di gioco e umori
liquidità del frutto dove si asciugano le redenzioni nella splendida
costellazione del tuo sguardo, infine i tuoi occhi che tento verso
l’esultanza immensa.
*
Raffaele Piazza

2 Commenti:

Alle 27 maggio 2019 alle ore 07:20 , Blogger norise ha detto...

Lirica alta nella sua esaltazione dell'amore, dedicata ad una donna il cui nome è taciuto. Bellissime le espressioni che fanno pensare alle odi all'amore sensuale/sessuale di Neruda (il percorso delle mani per ararti; la splendida costellazione del tuo sguardo).

 
Alle 28 maggio 2019 alle ore 00:12 , Blogger Daniela Raimondi ha detto...

Non è facile scrivere d'amore e ancora meno facile mantenersi in bilico perfetto quando si parla di erotismo. Qui mi pare invece che il risultato sia ottimo, con belle metafore carnali e completo controllo della scrittura.

 

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