POESIA = ANTONIO SPAGNUOLO
“Apocalisse”
Quando ritroverai quelle moine
che resero la gioventù un palcoscenico
di scintillanti rincorse
e sciolsero vertigini amorose
dai colori cangianti ad ogni bacio.
Quando nella memoria trafugherai le sere
che accolsero gli incendi delle coltri,
per segreti rintocchi, o per magie
del labbro infocato e impertinente,
tra il delirio della carne e il sospetto
dell’infinito mimetizzato agli sguardi.
Quando strapperai la carne dei tuoi figli
per ritrovare le notti dell’insonnia
e delle incertezze.
Ricucendo avventure per straripamenti
di un tocco, o involontari strappi
delle sciarpe infantili.
Quando riuscirai a stemperare i rimorsi
per tutti i fallimenti del passato, timorosamente
impegnato nel ricordo delle tue avventure
che sobbalzano in petto nel ritmo dell’aorta
impazzita.
Quando riuscirai a sognare ad occhi aperti
il video abbrunito che distrugge Israele
e proporrai un fiore ad ogni bambino
che piange senza più speranza.
Quando toccherai senza più tremori
il marmo che nasconde le ossa della tua amata
il labbro sfigurato , la palpebre consunte,
allora potrai scrivere l’ultima tua poesia .
*
ANTONIO SPAGNUOLO
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