SEGNALAZIONE VOLUMI = ROSA SALVIA
Rosa Salvia – Dolore dei Sassi-- puntoacapo Editrice – Pasturana (AL) – 2019 – pag. 93 - € 16,00
Si tratta di un testo composito e bene articolato architettonicamente nelle sue scansioni.
Il comune denominatore, il filo rosso che lega i componimenti, pare essere quello del dolore connesso al tema del male che serpeggia anche se in qualche caso ci sono aperture alla luce e alla speranza.
Il libro presenta una postfazione di Manuel Cohen esauriente e ricca di una notevole acribia.
Nel poemetto eponimo incontriamo una vaghezza magica e tragica, affabulante e nello stesso tempo surreale.
Brevi strofe scandiscono la sequenza detta in terza persona anche se sono inclusi i dialoghi tra i due amanti protagonisti.
Nodale è il punto in cui lui chiede a lei in una struggente intimità se avrebbe abortito se lui stesso non l’avrebbe fermata e lei risponde di sì.
Le figure sonno immerse in una natura numinosa e misteriosa con chiaroscuri morali e di luce.
Prevale un senso di morte perché la figlia dei due, la bambina appena nata si ammala, perde i capelli e muore.
E’ presente un forte pathos nella descrizione della gravidanza in versi armonici che sono veramente alti: Se la notte è assenza di luce/ se la notte è davvero qualcosa/ allora essa è lo scalciare che hai dentro.
Le atmosfere sono connotate da un forte onirismo purgatoriale e il lettore affondando nelle pagine prova forti emozioni pervaso da una luce a volte d’alba e in altri casa lunare.
La sequenza numerata Il dolore dei Sassi potrebbe assomigliare vagamente ad una sceneggiatura e tutto è pervaso da un alone di mistero tra luci e ombre kafkiane che si avvicendano.
C’è il tema della famiglia nucleare con padre madre e figlia e nei versi si respira una linearità dell’incanto, una stupita meraviglia intrisa di creaturalità.
La natura ha un ruolo importante nell’ordine del discorso e fa da sfondo interattivo per i personaggi.
Un tono assertivo a volte domina nei componimenti che spesso hanno tematiche tristi come l’anoressia e il fiore falciato.
Neo - lirica la poetica di Rosa Salvia e nei tessuti linguistici si avvicendano accensioni e spegnimenti.
Una ricognizione del dolore che sottende un riscatto e la poeta non si geme mai addosso nel trovare consapevolmente la catarsi nei versi.
Alta la composizione L’amore molesto che vede il rivolgersi dell’io – poetante ad un tu parlando di sentimenti.
Una forte introspezione connota il poiein di una raccolta che non passa inosservata che ha per tema la vita vissuta e che diviene nella materia magmatica un esercizio di conoscenza.
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Raffaele Piazza
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