POESIA = RAFFAELE PIAZZA

"Alessia vince il concorso di bellezza"

In bikini rosalba Alessia ragazza
sedicenne sotto i riflettori
a fare caldo nella scuola
nella sala delle feste e i giurati
a esaminare giovani le donne
e Alessia sfila sulla passerella
e ansia a stellarla
(speriamo di vincere e che Giovanni
non mi lasci). Accaldata Alessia
è fuori fiori è inverno e allerta meteo.
Pioggia e freddo e vento esterni
e dentro un caldo buon
e pensa Alessia a “Natale”
di Ungaretti. E tra poco è Natale
e Alessia andrà a Parigi.
Ragazze sexy in attesa del verdetto
pensano al sesso che praticheranno
e alla promozione in tutte le materie
e non hanno paura della scuola.
E anche Alessia nel coro dei pensieri.
Poi eccolo il presentatore:
la vincitrice è Alessia.
Brivido per Alessia e sul podio
elegante sale nel cercare
di lui gli occhi che con vigore applaude.
*
"Luoghi abitati"
(ad Antonio Spagnuolo)

Abito il tempo nel mondo
che è tutto paese
e tu, Antonio, lo sai.
Abito l’aria trasparente
e infinita e la cameretta
che già fu un porto
come scrisse il collega
Petrarca e tu, Antonio,
lo sai. Abito l’universo
e gli spazi siderali.
Non ho paura, Antonio,
né ho paura di avere paura
e in un luogo vorrei
rincontrarti per parlare
occhi negli occhi di poesia.
Vediamoci a casa mia.
é

"Alessia e la via rosa"

Alba rosa a interanimarsi
con di Alessia di 18 grammi
l’anima e sta infinitamente
nel sentire la voce buona,
via rosa per Alessia
nel vincere con del tempo
la gara prima di pregare.
Si sono aperti gli albereti
fantastici dopo il sogno soave
e tra un quadrato di pini
Alessia ha fatto come una
donna l’amore (16 anni
contati come semi).
E così esiste Alessia.
*

"Alessia attende il Natale"

Poi nell’aria fresca
nell’interanimarsi
con azzurre le pagine
del libro del cielo
attende il Natale Alessia
e dal nulla di un mattino
il paesaggio iridato
della mente emerge.
E in quel sembiante
ragazza Alessia si vede
a scuola, nell’Alberg
degli angeli a fare l’amore,
al Parco Virgiliano a
passeggiare o in viaggio
con lui a Parigi a spargere
la fragola. E la Senna
ancora esiste.
*
Raffaele Piazza