Federica Galetto : “Ode da un usignolo” – Ed. Kolibris – 2019 – pagg. 120 - € 12,00
Testi in lingua inglese con italiano a fronte, tradotti da Chiara de Luca, che firma anche una breve prefazione. Uno scorrere rapido e variopinto tra le immagini di folgorazioni, trascinando pagina dopo pagina in un prezioso vortice che dal verso innalza al canto della poesia. La quotidianità che sostiene la nostra vicenda umana appare ricucita dalle proposte che il pensiero, il sub conscio, seleziona per intrecciare la drammatica virulenza delle occasioni . Sfiorando gli effetti che lo spessore suggestivo della parole riesce a manifestare nelle pause, tra indizi, lampi, fantasmi, speranze , illusioni, sguardi erranti, il racconto si adagia al ritmo con abile cucitura.
“Sto a metà strada / come uno spettro in una nebbia albale/ come una ballerina sulle punte/ danzando un lento minuetto/ o come foglie attaccate a un ramo/ appese o vorticanti/ mentre aria sconnessa si leva nel cielo invernale.”
L’idea dominante, il pensiero unico che traduce il sentimento, nasce dalla sussurrata preghiera poetica, esattamente partecipe dell’irraggiungibile, che viene a coinvolgere il desiderio di apparire nel modificabile e nella dispotica realtà.
ANTONIO SPAGNUOLO
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