SEGNALAZIONE VOLUMI = GUIDO TURCO
Guido Turco – 50 giri intorno al sole-- puntoacapo Editrice – Novi Ligure (Al) – 2011 – pagg. 37 - € 6,00
Guido Turco è nato nel 1959 e vive a Bordeaux in Francia. Poeta e artista plastico, ha pubblicato diverse raccolte di poesia.
"50 giri intorno al sole" è un testo complesso a livello strutturale e architettonico ed è composto da brevi brani di prosa poetica – filosofica, che si alternano nella struttura del libro
Il primo segmento che incontriamo è La Sconclusione, che è uno scritto esistenzialistico, che ha un carattere anche programmatico ed è molto denso di contenuti, come tutti i brani contenuti nel libro.
In La Sconclusione l’autore cerca di fornire al lettore le ragioni del senso della vita in maniera complessa e articolata e parla della spinta che serve a dare significato anche alla più misera delle esistenze.
In questo brano è affrontato con semplicità e immediatezza il tema ontologico dell’essere e dell’esserci, nella descrizione di una vita travagliata, che può essere quella di tutti: “Non c’è un inizio perché non c’è una fine. La fine ce l’hanno sempre raccontata, ce l’hanno solo raccontata. Noi non capiamo dove stiamo, non stiamo dove è giusto stare. Stiamo dove ci lasciano stare”.
Come si evince la prosa di Turco è caratterizzata da vaghezza e indeterminatezza e forse anche da un’aurea di nonsenso: si tratta di frammenti che affrontano varie tematiche dal mondo, al rifiuto all’Olocausto, lasciando chi legge stupito davanti a tale materia, magmatica, scabra e incandescente.
Nella scrittura di Guido Turco sono presenti nitidezza espressiva e dizione chiara e le parti che compongono l’insieme presentano titoli intellettualistici e pregnanti.
Per quanto riguarda la prosa poetica si potrebbe definire come una scrittura vagamente di tipo aforistico nella sua lunga estensione, rispetto al genere.
Nelle poesie incontriamo densità metaforica e sinestesia; nel componimento intitolato Dizionario delle forme e dei presagi possiamo notare l’intrigante tema del poeta stesso, che parla del libro scritto prima che nascesse.
I componimenti sono icastici e leggeri, alcuni scritti in lunga ed ininterrotta sequenza, altri suddivisi in brevi periodi.
Molto spesso si incontra la tematica della quotidianità come in Otium nel quale viene descritto il risveglio di un uomo comune che potrebbe essere ognuno di noi.
In questa poesia il protagonista appena alzato cuoce un caffè; dopo il caffè gli sale una malinconia e gli sembra di cadere in un buco profondo; legge frasi dai libri della biblioteca, mette su della musica forte come un liquore e poi ritorna come un migratore di ritorno al sonno da poco abbandonato.
In Otium viene detta una forte ansia esistenziale, che tocco il culmine quando il protagonista si immerge di nuovo nel sonno come in un rifugio.
La scrittura di Turco è lineare e semplice pur senza essere elementare ed è presente nel dettato una forte ironia veramente amara.
A volte i componimenti sono allineati a destra e questo contribuisce a pervaderli di un vago sperimentalismo.
Nei titoli è ricorrente la dizione Dizionario delle forme e dei presagi, che vuole dare il senso di un’opera tesa ad analizzare gli aspetti dell’esistere.
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Raffaele Piazza
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