sabato 11 gennaio 2020

SEGNALAZIONE VOLUMI= MARA ZANETTI

Mara Zanetti – Ricordi--puntoacapo Editrice – Pasturana (Al) – 2019 – pag. 31 - € 7.00
Mara Zanetti è nata a Mantova dove vive; Ricordi è la sua opera prima.
La plaquette è una raccolta non scandita, connotata da una forte immediatezza.
Il tema del passato, non vissuta con nostalgia, ma attraverso lo scatto e lo scarto memoriale, è la cifra distintiva di questo testo.
La poetessa vive i ricordi come una provenienza da un limbo, che può essere anche salvifico, una materia costruttiva, attraverso la sua attualizzazione nel presente, tramite una parola detta con urgenza.
Quella dell’autrice è una poetica neolirica, sottesa ad una forte eleganza formale.
I versi sottendono chiarezza espressiva, nitore, luminosità e leggerezza.
Le parole nominate con grazia e bellezza riescono ad esprimere una forte linearità dell’incanto, in controtendenza rispetto ad un panorama poetico, come quello della poesia italiana contemporanea, costellato spesso da una grande oscurità e complessità dei linguaggi, adoperati nelle singole raccolte.
L’autrice riesce a creare atmosfere cariche di sospensione e magia, con subitanee accensioni liriche e metafore folgoranti.
Le parole si articolano sulla pagina in modo scattante e veloce e, figura dominante e iterativa, è quella di un t, u al quale la Zanetti si rivolge, del quale ogni riferimento resta presunto, tranne il fatto di essere, o di essere stato, una persona fondamentale nella vita sentimentale della poetessa.
S’intravede una certa vena narrativa a livello stilistico, che si coniuga ad un’ispirazione sorgiva, che produce risultati fortemente icastici.
Per essere Ricordi la prima raccolta dell’autrice, è importante sottolineare che è già connotata da una notevole maturità e, quindi, attendiamo di leggere le opere successive, che mostreranno la continuità di una ricerca che ha già dato buoni risultati.
A volte traspare lo sfondo nel quale si svolge la vita amorosa dell’io-poetante, che è la città di Milano, che con il suo sembiante, il suo paesaggio, condiziona la vita e gli stati d’animo di chi l’abita.
La stessa Milano viene descritta come un riflesso di noia, celato, una città che d’inverno ha un sapore assopito.
I componimenti sono in massima parte brevi e hanno tutti un titolo e sono spesso divisi in strofe.
Più complessa e articolata delle altre la composizione che chiude la raccolta intitolata Incrocio il tuo sguardo; questa poesia è divisa in sei terzine libere e irregolari.
Nella suddetta poesia con grazia e pathos, nel loro mescolarsi, la poeta si rivolge all’amato in tono molto accorato, affermando che dalla sua mente e dal suo cuore sgorga una vita da respirare insieme.
La scrittura procede per accumulo e diviene sia effusione elegiaca dell’animo, sia esercizio di conoscenza.
Centrale la poesia dal carattere vagamente intellettualistico intitolata La memoria cos’è? In questo componimento si realizza una serrata riflessione sul tempo, lo spazio, la solitudine e il dubbio.
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Raffaele Piazza

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