NOTA DI LETTURA = ALESSIA
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ALESSIA di Raffaele Piazza
Una nota di lettura di Carla Malerba.
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I versi di Raffaele Piazza presentano un andamento narrativo molto coinvolgente che si avvale di un linguaggio poetico misto di luce e quotidianità, di forte fusione con la natura e con la bellezza del paesaggio (l’alba, il mare, le isole del Golfo di Napoli) in cui si avverte la tensione “di essere in due oltre i confini delle cose”. La protagonista di questo poema, Alessia, risiede nell’anima del poeta e nelle sue immagini: “Passano i giorni disadorni/ pari a polvere d’argento/ a posarsi sulla tela lavorata/ da Alessia nell’ansia serale”. Le immagini si susseguono, limpide nelle descrizioni del vissuto di Alessia – “che con carta e forbici ritaglia la vita” - e talvolta sognanti nei ricorsi alle analogie che perseguono accostamenti e similitudini di effetto (Alessia ricorda l’acqua al poeta che la descrive) Piazza fa un elogio alla donna nella figura del suo personaggio, ma soprattutto esalta la gentilezza in atmosfera quasi stilnovistica. Le sue parole, che tante donne non hanno mai avuto, scaldano il cuore. Nei luoghi dove Alessia fa da sfondo e dà risalto-bellezza su bellezza- a luoghi come Capri, Ischia, Assisi, Salisburgo, si avverte una nota sospesa, una felicità incontenibile, una armonia totalizzante. Nei versi si snodano gli anni e la parola ampia e descrittiva segue un percorso luminoso e mutevole dove la giovane “dal volto di medievale Madonna” o di moderna Beatrice percorre le strade della sua giovinezza e racconta di giardini segreti, di fioriture smaglianti e delle sue felicità amorose con Giovanni. Raffaele Piazza riesce a cogliere questa tersa armonia e a trasmettercela in un viaggio che si compie attraverso i moti del cuore in un poema lirico che culmina nella poesia “Alessia e le gocce del mare” dove la protagonista si chiede di quante gocce sarà fatto il Mediterraneo. Attualissima dunque la poesia di Piazza che riesce a conciliare bellezza del reale e sogno, amore, elogio alla donna: cose di cui tutti oggi sentiamo la necessità.
Carla Malerba ****
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