POESIA = GIULIA SONNANTE
**Tra la muraglia e il mare**
Davvero, ieri, mentre la striscia
gialla sull'asfalto correva più veloce
dei miei pensieri, davvero pensavo che
la scrittura fosse un mondo parallelo,
il mio, che nessuno m'avrebbe mai portato via.
Che quella striscia correva così vera,
così veloce eppur così stabile.
M’obbligava a scendere come da una scala
senza mancorrente, forse senza pioli,
che s'ancorava a cumuli di nembi
neppur visibili.
Poi la spiaggia, i legnetti reietti,
confusi alla sabbia appena avana.
E il mare sabbioso, potente pur racchiuso
tra gli scogli, tra la muraglia e la lunga costa.
Anche da lì, pensavo a questi mondi paralleli,
al maestrale che confondeva gli occhi
le parole, naufraghe, malamente
aggrappate al filo dei pensieri.
Si parlava di cose della vita ed io
che cercavo a fatica di introdurmi,
di sembrare normale.
Ma normale non mi sentivo.
Cercavo parole che restavano
chiuse e chine sul pendio di ieri.
***
**L'ultima poesia**
È l'ultima poesia.
Alveo lento.
Pioggia all'orlo.
Convessa la coppa.
Depongo la penna
e volgo il tacco.
Fitto il mistero del
tornar sconosciuti
come in amore.
O in versi.
*
Giulia Sonnante
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