mercoledì 21 marzo 2012

Poesie = Aurelio De Rose

Quel tuo presepe a Natale.

E’ un nucleo di piccole schegge
muschio che copre le crepe
fatica di giorni a comporre con colla di pesce
più acre che i vuoti riempie del tempio.
Cappella diventa il tuo spazio che digita grotte e colline
che sughero e cartapesta antica modella.
E dopo, alla fine, son crete che il chiodo delinea
trapunta in spazi dovuti
pastori di gregge e cammelli
ed angeli posti a difesa di un tempio
che già il destino segnava.
Natale che è festa per tutti, a te che ne serbi nel tempo
rimane oltre il giuoco la fede rinchiusa nel cuore.
E allora disegni con gli occhi che han visto sul luogo
le dune con palme distese in silenzi remoti.
Ed è li che nasce il Messia:
gioiosa speranza che vita rinnova
e scalda il cuore più freddo.
E’ Natale !

                                                                                  *

A Camilla e Margherita

Vi lascio bambine il mio sogno.
Quel certo conoscere il mondo e,
segni lasciati nel tempo.
Quei tanti momenti, che poi,
l’età ti cancella.
L’amore, la vita, il perdersi nella propria illusione
che conta ben poco, per gli altri, ma resta segnata nel cuore.
Vi lascio il ricordo,
dei tanti momenti di nenie, di giuochi e,
favole spesso sbiadite.
Di fate, di maghi e di fiori che riempiono gli occhi e,
portano ai sogni il sereno.
Vi lascio bambine.
Quel giorno, non lacrime voglio
ma spargere al vento
la polvere che fu la partenza.
- Sarà il mio ritorno alla terra.-
E li,
vi seguirò nel cammino !

                                                                                  *
Un tempo, tra le tegole d’arenaria

Ho traversato un sentiero di rovi
e rami seccati dall’autunno ormai vinto.
Al di là, una piana infinita
accoglie lo sguardo
che percorre e raggiunge il cono rovesciato
delle brughiere folte
                                        quelle che assaporano l’acqua che si avvia per la valle.          
E, guardo. Ammiro !
E, porto dentro, l’aria filtrata dall’immenso silenzio.


                                                                                  *
Aurelio De Rose
*
Aurelio De Rose: è nato a Napoli nel 1939. Studioso della vita artistica napoletana antica e moderna. Ha collaborato e collabora con quotidiani, riviste letterarie e culturali, con interventi di storia del costume e critica d'arte. Tra i vincitori del Premio Pontano - (sez. poesia), 1977; ha pubblicato: Monili, La Zagara/ testi di poesia- IGEI, Napoli, 1979; Napoli dell'antico e del nuovo. Cronologia dinastica e itinerari della città, il Girasole, Napoli, 1994; Le fontane di Napoli, Newton & Compton, Roma, 1994 ; Le chiese gotiche di Napoli, Newton & Compton, Roma, 1995; Palazzi di Napoli, Newton & Compton, Roma, 2001 ; é tra gli estensori del testo Metrò-Art -Visitare Napoli con la Metropolitana-, Dieffe Comunicazioni, Napoli, 2003; è presente in varie antologie tra le quali si citano le più recenti: La parola negata (rapporto sulla poesia a Napoli), di Mario M. Gabriele, Nuova Letteratura, Campobasso, 2004; Le città dei poeti, a cura di Carlo Felice Colucci, Guida, Napoli, 2005; Primo Premio (silloge) Memorial Gennaro Sparagna, 2007; Concerto per pianoforte, (testi di poesia) Stavagario,Minturno 2008 . L’Anticaglia- Passeggiando nel cuore della Napoli antica,  Stamperia del Valentino, Napoli, 2009.

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