martedì 16 luglio 2013

SEGNALAZIONE VOLUMI = GEMMA FORTI

GEMMA FORTI : – "Il pollice smaltato"(Poesie 2007 -2012)Fermenti Editrice – Roma – 2013 – pagg. 129 - € 14,00
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Gemma Forti, poetessa e scrittrice, vive a Roma dove è nata; ha pubblicato numerose raccolte di poesia e romanzi.
Il pollice smaltato, che presenta un’introduzione di Gualtiero De Santi e che è illustrato da immagini policrome di Bruno Conte è un testo scandito in sei sezioni: When, A mezzanotte, La teoria dei quel, Mala tempora, Down e Sera obliqua.
Nel suo complesso il libro è bene articolato architettonicamente.
L’opera presenta un carattere del tutto antilirico e antielegiaco, inquadrandosi, nell’ambito della poesia italiana contemporanea, in un ambito che potrebbe essere quello della poesia civile, anche se non mancano, in qualche componimento, subitanee accensioni liriche, che presentano anche un carattere giocoso.
Infatti, come scrive il prefatore, quella della poeta è una scrittura…che vuol investire e anzi aggredire il presente.
Sono molte le tematiche affrontate, che si collegano, soprattutto, alla sfera delle problematiche del campo politico, di quello economico e di quello sociale, avendo per oggetto anche aspetti deteriori della società contemporanea, tra i quali la corruzione e la violenza e anche il tema ecologico, come in La monnezza sale, poesia che si inserisce nella sezione Mala tempora.
Molte sono i testi in cui è detta l’Italia, con tutte le sue contraddizioni.
Il genere di poesia praticato potrebbe essere vagamente considerato come visuale, per il modo in cui i sintagmi sono disposti sulla pagina; i versi presentano grandezze dei caratteri eterogenee e alcuni di essi sono delineati in corsivo o in neretto.
Spesso la poeta gioca con le parole e, non a caso, De Santi, nell’introduzione, parla di un neo cubofuturismo, italiano e femminile/ista e afferma che la scrittura, in questo libro, ha scomposto la realtà e i suoi falsi segni.
Si constata, nell’opera una quasi totale assenza di punteggiatura e tutte le composizioni presentano la forma centrata sulla pagina, che dà un tono di vaghezza ai componimenti e, anche per questo, la poetica della Forti si potrebbe considerare come sperimentale, per le scelte e le tecniche utilizzate.
Le strofe sono irregolari nella loro estensione e, a volte, si assiste ad una ripetizione dei sintagmi, che crea ridondanza.
Nel contesto complessivo emergono anche spunti naturalistici trasfigurati ed idilliaci e lo stile è molto elegante e curato.
I versi sono luminosi e icastici e, senza ombra di dubbio, si può constatare che una grande originalità caratterizza questa scrittura.
Il tono usato è assertivo e c’è una vena gnomica, sottesa spesso a queste poesie; è presente una certa ironia ed è costante la suddivisione in strofe.
Spesso i versi procedono per accumulo ed in lunga ed ininterrotta sequenza ed è presente, anche se raramente, il tema erotico amoroso, sostenuto dalla descrizione di una certa corporeità.
L’autrice crea anche termini del tutto assenti nella lingua italiana, come zunnare, che realizza una piacevole cantilena e dà alla poesia un tono dolce e melodico nella sua polisemia e, a volte, si possono leggere parole costituite da più termini.
Sono presenti sospensione e magia nei versi di Gemma Forti in questo libro dalle molte sfaccettature, nel quale è quasi sempre presente una certa ironia.
Viene detto il tema della violenza sulle donne e viene nominato il caso tragico di Eluana Englaro.
Il ritmo è scattante e si realizza nel tessuto una certa musicalità e i versi sono leggeri, veloci e spesso simili a schegge acuminate.
Centrale la poesia IL RE, che potrebbe essere letta come un apologo politico e che ha per protagonista il più improbabile, prepotente e volgare uomo della politica italiana della Seconda Repubblica.
In sintesi una parodia in versi sull’attuale contesto politico-sociale, detto in modo, nello stesso tempo, buffo e tragico.
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RAFFAELE PIAZZA ----

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