ANDREA GRANZIERO : "INQUIETI GIARDINI" Edizioni dei leoni - 2017 - pagg.96 - € 10,00
La musica che giunge ritmata dal verso breve è un motivo dominante in queste liriche , tutte stemperate nel segno di un viaggio multicolore , attraverso giardini , paesaggi , cespugli , incantamenti , che il poeta raggiunge sia con la sua immaginazione, ricca di risvolti e richiami , sia con la memoria , pregna di palpitazioni e ricordi. "Il giardino suggerisce immagini di pace, di tranquillità. - Scrive Gian Domenico Mazzocato nella prefazione . - Il luogo del respiro, della pausa , del verde vivo primaverile, del grigio autunnale. Del rinnovamento e del declino , alba e crepuscolo. Qui l'ansia si dovrebbe placare o almeno trovare un equilibrio. E invece i giardini sono inquieti, quasi percorsi da una vibrazione segreta." Impalpabili e misteriose le brevi pause quotidiane , che ci danno il richiamo alla natura , diventando corporee e inseguibili ogni qualvolta il nostro pensiero attinge alla consapevolezza della visione. E spesso il dettato lirico scorre a ruota libera nel gioco della scrittura , tra metafora e incisione. La venatura riesce a decifrare il riandare del tempo , il ripetersi di luminosità nelle atmosfere certamente non magiche , ma incantate degli attraversamenti : "Vorrei sentirti/ nei cieli chiari/ imbevuti di azzurro/ vorrei sentirti/ nei pomeriggi lenti/ arrotolati di sonno/ vorrei sentirti/ nelle sere/ di inquietudine,/ vorrei sentirti / nelle notti/ piene di abbracci." Nostalgia e speranza hanno legami simbolici e l'ondeggiare dell'incanto rompe con impeto il silenzio .
ANTONIO SPAGNUOLO
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