venerdì 24 agosto 2018

SEGNALAZIONE VOLUMI = LORIS MARIA MARCHETTI -

Loris Maria Marchetti – Regesti del Cosmo---Edizioni dell’Orso – Alessandria – 2018 – pag. 67 - € 13,00

Loris Maria Marchetti (Villafranca Sabaudia 1945) ha all’attivo una ventina di opere poetiche, spesso premiate, due volumi di racconti, un romanzo breve e alcune raccolte di elzeviri e prose varie.
Cifra essenziale della poetica di Marchetti è quella della realizzazione di una forma avvertita e controllata frutto di una naturale capacità di produrre immagini in versi ben calibrate e cesellate.
Riesce l’autore a creare di raccolta in raccolta situazioni sempre diverse con uno stile icastico e nello stesso tempo leggero, che conferisce ai suoi componimenti una certa magia della parola, che si definisce tramite una forte sospensione.
Marchetti non è un neo lirico anche se a volte le poesie hanno accensioni di lirismo alle quali seguono subitanei spegnimenti.
"Regesti del Cosmo", il titolo della raccolta di Marchetti che prendiamo in considerazione in questa sede, è fortemente programmatico intendendo con esso l’autore la ricerca della sintesi di un mondo, un universo che è anche quello quotidiano della vita di ogni giorno.
Una forte eleganza è la caratteristica che si realizza in tutti i componimenti del poeta attraverso i sintagmi che creano tessuti linguistici luminosi, veloci e pieni di un’arcana armonia.
Armonia che si traduce in versi precisi e carichi di una forte dose d’ipersegno come se fossero i negativi delle fotografie della vita.
Implicitamente Loris Maria crede nel potere salvifico della poesia e alla sua forte valenza etica e catartica per chi la pratica e, in ogni raccolta, qualsiasi siano le tematiche affrontate riesce a giungere a profondità assolute e sconosciute.
L’inconscio controllato emergendo restituisce composizioni chiare pur nella loro complessità e la dizione non è mai né anarchica né alogica ma sempre consequenziale e legata alla realtà
Realtà che si trasfigura in poesia se la vita spesso dà scacco al poeta nella sua tragicità e drammaticità.
Ma proprio attraverso il poiein poetico, e di questo Marchetti è ben conscio, si può trovare il varco salvifico, per dirla con Montale, che fa diventare l’esistere a misura d’uomo ed a tratti anche felice, nonostante, appunto, il male di vivere che tutti incontriamo.
E poi c’è il nodo del tempo che scorre inesorabile e che solo la poesia può tentare di fermare. Per esempio in Vespro ad aprile Marchetti scrive: - “Il passato svanisce/ il futuro inesiste// straripa malinconia/ nostra eterna compagna/ e la pioggia-”.
Se il passato svanisce può diventare utile creando occasioni per la stesura di componimenti poetici che in questo caso non sono il precipitato della nostalgia ma la riattualizzazione tramite la memoria involontaria.
Scorrendo l’indice della raccolta si può avere l’impressione che Marchetti ha elaborato qualcosa simile ad una partitura musicale e, del resto, poesia e musica sono arti sorelle.
A volte vengono detti con urgenza luoghi e costruzioni come in Capo Berta il duomo di San Maurizio che diviene simbolo di una tensione verso il sacro.
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Raffaele Piazza

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