domenica 14 aprile 2019

SEGNALAZIONE VOLUMI = VINCENZO LAURIA

Vincenzo Lauria – Teatr/azioni--- puntoacapo Editrice – Pasturana (AL) – 2019 – pag. 47 - € 10,00

Vincenzo Lauria, nato nel 1970, inizia la condivisione del suo percorso nel 2001 all’interno di “Stanzevolate”, gruppo di undici poeti selezionati da Domenico De Martino (collaboratore storico dell’Accademia della Crusca e docente universitario di filologia dantesca a Udine). Ha partecipato a oltre quaranta reading poetici, suoi testi sono stati accolti in diverse antologie autoprodotte. Teatr/azoni è la sua raccolta di esordio.
Le poesie sono precedute da un testo in prosa programmatico ed esplicativo nel quale Lauria scrive: (Il teatro, luogo, non luogo, percorso di cliché in cliché, al buio di una maschera). In questo viaggio sur(r)reale, la molteplicità di senso della parola e del luogo comune danno inizio, senz’ombra di sipario, a un capovolgimento continuo tra palco e platea, tra pubblico e privato, tra il plauso degli assenti e gli spettatori finiti in scena in uno sfarsi del tutto, nel far di sé teatro. La ritualità ne esce dissacrata in un fuoriuscire che rischia di essere irrealisticamente verosimile.
Molto pregnante il suddetto scritto sulla più umana delle arti, il teatro, visto nell’interazione produttiva tra attori e spettatori nello spazio scenico e in quello scenografico nel quale è inserita la messinscena.
La magia avviene nel rapporto tra le parti agenti che sottende uno sforzo demiurgico del regista sotteso all’inventiva dello sceneggiatore.
E qui entrano in scena i trenta cliché numerati di quello che può considerarsi un poemetto.
I cliché stessi sono schemi fissi, stereotipi che disegnano l’opera complessiva nel suo inverarsi, dalla messa in scena stessa agli atti, dal palco alle luci, dall’attacco alla scenografia, dal monologo alle prove costumi, dal ruolo alle strumentazioni, dal buio alla scena e così via
Segue una nota critica di Giorgio Bonacini ricca di acribia nella quale il poeta e critico scrive che trarre poesia dall’esperienza teatrale appare – attraverso uno sguardo che si prolunga oltre il vedere le connessioni che dal fondo arrivano in superficie – come un naturale prolungamento dell’esperienza scenica, verso una sintesi essenziale di parola e scrittura.
Si sa che le arti sono sorelle e che possono intersecarsi e fondersi arrivando ad effetti mirabili e affascinanti e in Teatr/azioni la poesia e il teatro divengono l’una prolungamento dell’altro.
Il testo non è una sceneggiatura e per l’acume dell’autore può essere letto come un’opera teorica sul teatro stesso.
È raggiunta una forte musicalità dei versi attraverso il ritmo sincopato e si avverte una costante atmosfera di suspense prima, dopo e durante la performance.
Il lettore stesso, immergendosi nelle dense pagine, diviene spettatore del poliedrico fenomeno attraverso le sue linee di codice.
Nel libro, percorrendo i segmenti, si nota una grande omogeneità stilistica e contenutistica e ogni singolo testo ha anche la parvenza di didascalia.
Una vena intellettualistica permea i dettati del tutto antilirici e anti elegiaci e a rendere più accattivante il progetto sono inseriti nel libro disegni sull’evento teatrale stesso di Uliviero Ulivieri e di Giovanna Ugolini.
Opera originalissima su questa forma d’arte antichissima ma intramontabile sotto forma di esercizio di conoscenza .
*
RAFFAELE PIAZZA

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page