martedì 10 marzo 2020

SEGNALAZIONE VOLUMI = ENZO REGA

Enzo Rega : “La linea dei passi” – Edizioni Helicon- 2019 – pagg.184 - € 14,00
“Chi viaggia, ingordamente, ruba immagini qua e là, per ricomporle in un montaggio che è anche smontaggio della realtà, che ne trapela, così, irriconoscibile. Il furto, però, non riguarda solo le immagini, ma anche le parole – e le frasi – nelle quali il viaggiatore si è imbattuto. E finiscono, poi, le parole e le frasi, irriconoscibili, o per lo meno mascherate fra la proprie.”
La scrittura che caratterizza questi brevi racconti, questi coloratissimi fotogrammi, è una vera e propria opera di ricamo, che trascina il lettore nel viaggio dal tratto repentino, da una città all’altra, da una strada al borgo, da un panorama a una piazza illuminata, con il garbo della “parola” che riesce a momenti ad echeggiare il ritmo della poesia.
Le luci, che tagliano l’oscurità con un bagliore inconsueto, hanno i contorni sfocati del sogno, quando una figura di donna riesce a recuperare le immagini del peccato tra le illusioni della preghiera. Dalla “solitudine vagamente azzurrina” lungo la Senna, nella Parigi dagli interminabili viali, alla spontanea e calda sensualità di una Lei che stordisce e lascia il profumo del ribollire del mosto. Dagli aforismi saltellanti di un “taccuino di viaggio”, con le incrociate dissolvenze di lampeggi, a alla Berlino di un discendente dei Mann, che lì studia e lì ha fatto nei giorni caldi le occupazioni di casa. Dalla stazione ferroviaria di Praga, scivolando tra le strade ben note o sostando intorno ad un tavolaccio scuro di un locale del centro, al Barocco fiammingo ove l’acciottolato del viale risuonava ai “passi come un giorno, nel lontano Cinquecento, al passaggio di un mercante o di una tessitrice o di un grasso imprenditore che tra il grasso delle dita sgranellava untuose monete”.
Un viaggio dal vertiginoso andare, sia tra le città che l’autore incontra, sia tra le figure umane che stagliano i propri profili nel quotidiano di un crinale inaspettato e scivoloso. Riscrivere le folgorazioni che la memoria offre alla pagina, in una narrativa che non pretende di sciorinare le conoscenze del nostro mondo, ma passo dopo passo dipinge o ridipinge l’intero scenario che la passione dello scrittore riesce a realizzare nel sub conscio.
ANTONIO SPAGNUOLO

1 Commenti:

Alle 28 marzo 2020 alle ore 04:51 , Blogger Davide Auricchio ha detto...

Molto illuminante!

 

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