venerdì 6 marzo 2020

SEGNALAZIONE VOLUMI = GIUSEPPE VETROMILE


Giuseppe Vetromile : “Proprietà dell’attesa” – ed. RPLibri – 2020 – pagg. 92 - € 12,00-
Saper attendere, avvolti nella nuvola di ovattati silenzi o nel vortice di figurazioni colorate che distraggono lo sguardo, ci induce ad una sospensione degli affanni e ad un delicato momento di introspezione. Così il poeta interroga se stesso chiedendo “quanti tipi e quali modalità di attesa conosciamo? Che sia una oziosa estensione di tempo intrisa di nulla, perché in fin dei conti nulla ci attende all’orizzonte; o che sia un lento e piacevole pregustare l’evento gioioso che il destino ci ha fissato sul calendario; o che, al contrario, sia un’interminabile tortura pensando a qualcosa di arduo o di tenebroso che potrebbe avverarsi nel domani…” -- Poesie scritte con la passione di chi nei versi riesce a travasare il quotidiano, prodigiosamente esploso nelle vicissitudini inaspettate, o serenamente incasellato nel sub conscio, che ne raccoglie le fulminazioni. “Il sogno finalmente prenderà forma/ :materia plasmata dal cuore/ in una notte insonne/ e grilli nascosti sulle cime delle case/ canteranno esìli/ - la luna sull’antico convento dei frati domenicani/ unico languore ancora in essere/ e unico rimpianto-/ Perciò attendo/ L’altro domani- dopo il fuoco del vulcano- forse verrà di nuovo/ e noi ancora saremo inermi/ agli occhi di un cosmo in abbandono."
Le cinque “parti” in cui si divide il volume : “Prologhi”, “Aspettative”, “Indeterminazioni”, “Traguardi”, “Assecondamenti/Assuefazioni” sono legate dal filo incorruttibile del viaggio attraverso il tempo e l’illusione. Un iter che attinge alla memoria quando le rimembranze si aprono nel ventaglio di un palpito improvviso o si incasellano in una vecchia foto del padre, “nel ricordo delle note al piano/ suonate dietro una porta socchiusa secoli fa/ sul vuoto di memoria che sgretola il cuore.” Un iter che riconosce gli artifici delle meraviglie che si nascondono tra le parole trasportate dal vento o tra le ombre che la sera offre nell’imprevedibile ambiguità metropolitana.
Le urgenze della scrittura si aprono nei versi che molto spesso sono fuori dell’endecasillabo, in una accelerazione che riesce a modulare la musicalità del dettato “sperando che si ricomponga davanti agli occhi/ un senso di vita diverso/ da questo lento e falso itinerario/ verso la ragione.”
Vetromile ha centrato ancora una volta la forza misteriosa e ineluttabile che tormenta ogni attenta analisi dello scavo interiore, aprendo con cautela il campo caleidoscopico che ogni giorno insegue il credo della ricerca.
ANTONIO SPAGNUOLO

2 Commenti:

Alle 6 marzo 2020 alle ore 08:16 , Blogger C.L.A. - Circolo Letterario Anastasiano ha detto...

Un'analisi attenta e affettuosamente aderente al mio intento poetico manifestato in questa ultima raccolta. Ringrazio il carissimo e stimatissimo Antonio Spagnuolo per avermi dedicato parte del suo tempo prezioso regalandomi questa bellissima nota critica! Un vero onore per me essere menzionato in questo Sito così importante e prestigioso!

 
Alle 6 marzo 2020 alle ore 09:51 , Blogger Marisa Provenzano ha detto...

Complimenti al caro amico Giuseppe Vetromile per il suo nuovo libro. Bella la recensione del bravo Antonio Spagnuolo. Sono curiosa e spero di leggerlo al più presto. Ancora complimenti a tutti e due.

 

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