giovedì 24 settembre 2020

SEGNALAZIONE VOLUMI = CHIARA ALBANESE

+++++++++++ Chiara Albanese – Il cormorano Bryan------ puntoacapo Editrice – Pasturana (AL) – 2020 – pag. 53 - € 10,00------------ Chiara Albanese è nata nel 1984 a Genova. dove risiede. Questa è la sua opera prima. Il cormorano Bryan, la raccolta di poesie di Chiara Albanese che prendiamo in considerazione in questa sede, presenta uno scritto introduttivo di Loredana Magazzeni intitolato Chiara Albanese, poesia come prossimità intenso e ricco di acribia nel quale sono dette le ragioni della poetica della giovane autrice. Come scrive la prefatrice siamo fatti di legami. Fili comunicativi si sciolgono e s’intrecciano continuamente, disperatamente, fra noi e gli altri. Avvolgendo passo dopo passo i fili di queste relazioni, di questi continui disvelamenti, Chiara Albanese ci rende partecipi di un territorio intimo e geografico, una geografia delle relazioni e della memoria che ci apprestiamo a percorrere con reverenza e con pudore, come entrando in una stanza privata. Con fare induttivo, partendo da un dettaglio. un oggetto, un gesto, una luce improvvisa, una parola pronunciata di sfuggita, Albanese ci mostra nuove dimensioni del quotidiano, moltiplicando i nostri punti di vista e aprendoli a prospettive plurali e non consolatorie. Quindi essenziale nel volume è il tema del rapporto sociale in continuo divenire, delle relazioni amicali o amorose in relazione con la quotidianità che possono riferirsi sia al presente che al passato e questo innanzitutto nel vissuto dell’io – poetante che è fortemente autocentrato e si svela come il filo di lana srotolato di un gomitolo. A proposito del titolo visto che in esso viene nominato un volatile con un nome non può non venire in mente il titolo del famosissimo best seller degli anni ’70 Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach. Però c’è una differenza abissale tra il libro di Albanese e quello di Bach perché oltre ad appartenere a generi diversi trattandosi l’uno di un libro di poesia e l’altro di un romanzo breve, nello scrittore americano l’uccello è il protagonista indiscusso perché su di lui si gioca tutta la vicenda mentre nella raccolta di poesie ci sono pochissimi riferimenti a Bryan mentre l’essenza del poiein dell’autrice ci porta al suo svelamento in chiave esistenziale e psicologica con le sue pulsioni e i suoi sentimenti avvertiti e sensibili. Il testo è composito e articolato architettonicamente essendo suddiviso nelle seguenti sezioni: Steel butterflies, Pistacchio e stracciatella, In viaggio e La strada di casa. Un tono di onirismo purgatoriale legato al dono del turbamento pare essere la cifra essenziale della poetica di Chiara nell’aleggiare di immagini spesso inquietanti sempre ben risolte a volte in climax o chiuse che portano in sé stesse un forte riscatto morale: …Damocle scese sulla terra/ e mi confidò/ “Ascolta e non dire nulla. Parla e sarai ripagata”, versi che hanno qualcosa di magico e magnetico. Il senso della corporeità è fortemente presente in una poetica vagamente neolirica nella quale sono presenti accensioni e spegnimenti continui e s’intravede un tu del quale ogni riferimento resta taciuto. ************* Raffaele Piazza

1 Commenti:

Alle 25 settembre 2020 alle ore 06:05 , Blogger norise ha detto...

Piazza prende in esame questa raccolta di poesie di Chiara Albanese, dove chiarisce da subito che non si tratta di un volatile come il protagonista Jonathan Livingstone, bensì di una introspezione psicologica ed esistenziale. Egli centra bene il sentimento esposto dall'autrice, alla quale riconosce un valido filo comunicativo arricchito da immagini ben risolte.

 

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