POESIA = GIOVANNA IORIO
Dalla raccolta inedita "Tasti muti"
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("Ho sognato che avevo disegnato tasti
Di pianoforte sul tavolo della cucina.
Io ci suonavo sopra, erano muti.
I vicini venivano ad ascoltare.")
(Tomas Tranströmer)
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1.
è caduto un angelo in mezzo al niente
cielo evaporato dove
saltano i pesci sul fondo di un bicchiere
salati gli occhi di chi inerme guarda
le ali prive di volo
un uomo vestito di nero
raccoglie la pioggia bianca
offre piume ai passanti
scrive sui muri.
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2.
Solo occhi
il bianco ricorda il nero
il lutto della luce
la voce è seduta
sull'orlo di un precipizio – laggiù
una radice fruga nel buio-
pulire la coscienza con uno straccio sporco
la giovane cameriera strofina
la macchia sul vetro opaco di un tavolo
ma lei è stanca di allargare olio
annega il viso di un cliente
mentre lui frettoloso chiede: il menù.
La voce - un’eco lontana
anni luce - risponde: arrivo signore.
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3.
Dorme una volpe
nel buio di fragili ossa
il silenzio è ispido
ha il pelo rosso
di un animale selvatico.
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GIOVANNA IORIO ---
1 Commenti:
Interessanti questi versi così asciutti di dolore vivo che ovunque si percepisce nella solitaria tana del cuore. Complimenti davvero.Mirka
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