POESIA = ANGELA DE LEO -
"DICEMBRE E LA LUCE"
Dicembre ha passi di nostalgia
e un rimpianto di lune tra gli alberi dell'attesa
Rompe silenzi di navi alla deriva
quando è rimorso e premio
tornare sui luoghi che sono stati
e mai più saranno
in un sospetto di neve ai melograni fioriti
E tu che raccontavi favole
ai pastori del presepe
-cartapesta zolle profumo di muschio fresco
rubato alle albe dei giorni perduti -
nell'incenso di chiese e di campane.
Vibrava nell'aria un segreto di stelle
e quell'unica cometa
fuori dal coro
(se sai il mistero della Luce
ancora oggi mi chiedo).
*
"ALLA VERGINE"
Nazareth di Galilea
germoglio di sole nella sabbia
ed era già marzo.
D’ambra il viso
e di cristallo il cuore,
una fanciulla, colma la brocca,
tornò dalla fonte.
L'ombra della piccola casa
colmò di luce un ricamo d’ali
e trafisse occhi di giglio,
il grembo, il suo candore.
Lode a Te, Miriàm,
la benedetta del Signore,
in Te le profezie trovano dimora -
l’ Angelo disse.
Sarai nido del figlio di Dio
e avrai lacrime di sangue e mani
infinite-
per il cuore degli uomini in pianto
nella terra di rovi che attraverserai
col tuo manto di cielo e corona di stelle.
Così disse l’Angelo.
E nacque un Bimbo di neve e di fuoco
e si fece Cristo per amore, solo per Amore.
Memore del Tuo pianto, ora
Ti affido una solitudine d’abbandono,
le vie di tutti i figli delle terrene madri
e il contraltare del mio canto,
dono prezioso più dell’oro,
in un sussurro a chiederTi perdono,
tenerissima Madre,
conchiglia d’ascolto,
primavera d’ogni Resurrezione
nell’Universo.
*
ANGELA DE LEO
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