domenica 15 aprile 2018

POESIA = RAFFAELE PIAZZA


"Alessia verso il 25 aprile 2018"

Aria di stelle ancora assenti
nel pomeriggio nuotando
nella luce per ragazza Alessia
nell’attimo trasfigurato dall’
azzurrina montuosità incanto
di verginità di luce naturale
per Alessia nelle prove dell’esistere
a divenire vita in preparazione
per il feriale giorno quando
posta cartacea non arriva
ma solo i lampi dell’e-mail.
E sta infinitamente Alessia
e studia l’esame e la sua parte
nella vita (Liberazione che
non ha vissuto ma che è sempre
buona cosa).
Quello che è Alessia e vuole
è l’amore
*

"Alessia stellata dagli amuleti"

“Non è vero ma ci credo”
pensa Alessia toccando la
piccola civetta dono di Giovanni
tre mesi fa. (ho superato tre esami
e l’amore va meglio dal giorno
del dono). Gioca Alessia
con il cobalto del cielo
e se ne fa una veste invisibile
come di 18 grammi l’anima.
Poi nuda allo specchio sorride
alla vita vedendosi bella
e squilla il telefonino.
Alessia prima di dire pronto…
*

"Alessia sorride alla vita"

Alessia bocca di rosa
nel canto mattinale
dei volatili a incielarsi
per di natura e immensità
gioco a poco a poco
nel librarsi delle nuvole
in volo. E gioca Alessia
con la rosa senza spine
e le stagioni passate e la
presente e la sua luce
a entrare dagli occhi
all’anima e Alessia ragazza
pervadere d’infinito
sotteso a rigenerazioni
ad ogni passo oltre
la chiave della nebbia
e sorride in limine alla vita
e così ragazza Alessia
esiste.
*

"Mirta nel mio specchio"

Sei nel mio specchio, Mirta,
campiti i nostri volti
nel vetro che pare infinito.
Ti sei uccisa, Mirta, e non
ci credo e invece è lutto
per la bandiera della mia
vita. Abbiamo mangiato
insieme al ristorante
dei vivi e mi parlavi di
Anne Saxton anche lei
suicida. Dicevi la vita
è bruttissima come una
bambina di 44 anni, Mirta,
donna dei boschi e prigioniera
del tuo film.
*

"Mi manchi, Mirta"

La rivista dove hai scritto
la tua e-mail con armonica
grafia il giorno della portineria
che spiava la nostra gioia
è ora nel cosmo di un cassetto.
Mi manchi, Mirta,
dopo il tuo suicidio
e fa un anno il 17 luglio.
Sei nell’oltrecielo volata
dal terzo piano della Reggia
di Caserta e mi hai l’anima
spezzata e poi l’ho ricostruita.
Ora sei cenere e spirito
sotteso a queste parole che
mi detti mentre la nostra
Amicizia si rigenera.
*
Raffaele Piazza

2 Commenti:

Alle 15 aprile 2018 alle ore 11:46 , Blogger norise ha detto...

Toccante questo rivolgersi dolente del poeta all'amica Mirta scomparsa un anno fa. Lo spirito di lei gli detta le parole, e l'anima squassata ora va ricomponendosi.

 
Alle 18 aprile 2018 alle ore 22:43 , Blogger Daniela Raimondi ha detto...

Raffaele Piazza, soprattutto nella prima, struggente poesia, riesce a catturare l essenza di una persona amica prematuramente scomparsa, attraverso pochi, dolenti e vivissimi versi che ci fanno intravedere l anima di Mirta, il suo breve passaggio sulla terra. Versi molto toccanti.

 

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