martedì 8 maggio 2018

SEGNALAZIONE VOLUMI = GIUSEPPE VETROMILE

Mare nostro quotidiano
Antologia poetica a cura di Giuseppe Vetromile
Note critiche di Melania Panico
Scuderi Editrice – Avellino – 2018 – pag.87 - € 12,50

Il senso di una nuova antologia, come quella che prendiamo in considerazione in questa sede, va ricercato innanzitutto nella selettività dei Curatori della stessa (in questo caso Giuseppe Vetromile, Melania Panico e Rita Pacilio) nello scegliere i quattordici poeti inclusi che, esprimendosi in maniere differenti, raggiungono in modo incontrovertibile esiti estetici alti.
Gli autori antologizzati sono in ordine alfabetico: Lucianna Argentino, Marco Bellini, Luigi Cannillo, Paola Casulli, Stefania Di Lino, Francesco Filia, Federica Giordano, Suzana Glavas, Antonietta Gnerre, Cinzia Marulli, Angela Ragusa, Davide Rondoni, Vanina Zaccaria e Alexandra Zambà.
Il filo rosso che guida l’opera vista nel suo insieme è quello della tematica del mare, in particolare del Mediterraneo, un mare considerato geograficamente ma soprattutto interiorizzato, come afferma nella prefazione densissima e ricca di acribia lo stesso Vetromile.
Il testo è strutturato con la presenza iniziale della suddetta introduzione di Vetromile alla quale seguono le sillogi delle poesie degli autori e delle autrici precedute ognuna dalla nota critica a cura di Melania Panico.
Poi incontriamo le conclusioni di Rita Pacilio, i ringraziamenti dello stesso Vetromile e le note biobibliografiche degli Autori e dei Curatori.
Dunque il nostro “mare” interiore: partiamo da lì per emergere nel mondo, per affrontarlo e per viverlo, sotto tutti gli aspetti; dalla nostra storia, dal nostro tempo, dalla nostra cultura e dal nostro potenziale creativo, per inserirci nel grande e variegato, e variabile mosaico della nostra civiltà e della nostra particolare conoscenza dell’”altro e degli “altri”, così scrive Giuseppe nella sua nota e del resto il Nostro si può considerare, nella sua poliedrica produzione, tra l’altro, un bravissimo curatore di antologie stesse avendone in passato prodotto anche altre.
Nell’introduzione Vetromile si sofferma anche brevemente sulle poetiche di ciascun partecipante.
Il mare come metafora della liquidità del pensiero e della vita attuali, inoltre, come viene a realizzarsi il vissuto attuale nel postmoderno occidentale.
Splendida anche l’immagine in copertina di Laura Bruno intitolata Infinito abisso, un acrilico su tela.
Da Omero con l’Odissea ad Ungaretti con L’allegria dei naufragi e Il porto sepolto, da Melville con Moby Dick fino ad Hemingway con Il vecchio e il mare, il mare stesso ha sempre attirato e ispirato i poeti e i narratori con il suo fascino ora numinoso, ora tendente all’incanto e alla bellezza.
Il mare anche come liquido amniotico, punto di partenza e di arrivo dell’esistere come afferma lo stesso Curatore.
Dunque una pubblicazione originale e piacevole Mare nostro quotidiano nella quale il fruitore può navigare senza ricorrere all’onnipresente internet.
Ha scritto Jung che il mare è come la musica: contiene e suscita tutti i sogni dell’anima e si può aggiungere che la poesia stessa deriva dai sogni, da quelli ad occhi aperti soprattutto.
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Raffaele Piazza

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