mercoledì 23 maggio 2018

SEGNALAZIONE VOLUMI = LELLA DE MARCHI

Lella De Marchi : “Paesaggio con ossa” – Ed. Arcipelago Itaca – 2017 – pagg. 72 - € 13,00 –
La postafazione , arguta ed esaustiva , di Caterina Davinio avvia ad una lettura attenta dei testi, che qui si propongono con il verso lungo , sempre oltre l’endecasillabo , e con il ritmo o la musicalità che il monologo riesce a ricucire. L’analisi è accorta e puntualizza diversi passi che si intrecciano in una specie di lungo racconto , rincorrendo la poesia che il corpo , in particolare il corpo della donna , riesce a far sopravvivere malgrado le vicissitudini di una quotidianità aspra e serrata .
Malina , il corpo di Malina , una fanciulla violentata e maltrattata in ogni senso, diviene il motivo dominante di questa raccolta .
Il dolore non è qualcosa da cui ci si può salvare, è la ferita, e dopo la ferita la cicatrice. La poesia – quando autentica come in questo caso – serve ad avallare o a raccontare, poco a dimenticare e di nuovo a inserirci nella vita. La poesia è testimonianza: “…se appartenessi al mio paesaggio saresti un lichene, / saresti un fiore che sopravvive nelle avversità. / nel nostro deserto di sole ossa.”
Il registro della scrittura della poetessa è pieno di oggetti e di solitudine, di moltitudini che si incontrano nel “mistero del sanguinamento”, un mistero che unisce tutti, una umanità che fatica a trovare una risposta, un senso, eppure lo cerca, nella contraddizione costante e spesso avvilente, per quanto umana, tra ciò che si desidera e ciò che si ha a portata di mano , anche se negativo. Ed inseguire le pieghe che incidono nel corpo è come un tagliuzzare la carne che soffre e si offre , nella speranza di una carezza , di un tocco magico , di un lenitivo , capace di amalgamare il consueto sgranarsi della persona.
Distinta in cinque capitoli ( Movimenti , Astuzie , Deliri , Gesti , Appendice) la raccolta è uniformemente armonizzata nel canto ininterrotto del “corpo” , dalla ricerca affannosa di curve nascoste al ricordo di abbagli , dal timore della perdita alla lettura del dramma , dal gesto lento che svela una ipotesi al sogno di un incontro casuale. Tutte le poesie della sezione Gesti hanno la dedica a donne , per finire con la poesia in Appendice che è un dichiarato omaggio ad Amelia Rsselli.
La vita è soltanto una scena drammatica che fugge rapidamente , con parole sussurrate e aneliti di illusioni.
ANTONIO SPAGNUOLO

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