venerdì 18 gennaio 2019

POESIA = FRANCISCO MUNOZ SOLER


POETARE VUOL DIRE ESISTERE
Rifiutarsi di vagare per tutta la vita
come una formica, senza senso
senza ribellarsi.
Poetare vuol dire esserci
e orientarsi nella vita
arare la terra, produrre dei fiori
accettare il dolore e attraversare il mondo
difendendo le impronte di qualcuno.
Poetare vuol dire neutralizzare quell'acido silenzioso
che genera astio,
significa decontaminare lo spirito
e liberare il proprio essere
dall'aridità di una terra desolata.
*
DESIDERO VEDERE L'ALBA
passeggiare fino alla spiaggia
e osservare la riva che declina,
prepararmi a viaggiare nei ricordi
che si affacciano come un'aurora,
perché la profondità della ferita
non é tenebra vuota
ma un varco che salpa della riva
verso gli oceani,
dove, ne cerchi d'acqua
si possono disporre le costellazioni,
ascoltare il silenzio,
l'eco dei pensieri, in questo cosmico
un secondo fatto di memoria
dove siamo l'uno e l'atro,
nel tempo e nello spazio
del tutto estranei alla sentenza di Orazio.
*
ORFANO NELLA CITTÁ DEL PARADISO
Com'e difficile, com'e difficile
tornare a casa
dal cuore del paradiso,
questa notte abbiamo ricordato Aleixandre (1)
sulle rive del mare
nel bellissimo Palmeto delle Sorprese
che si trova dove c'era un silo
quando se me serviva il poeta.
Rocordare
mi ha reso fragile e
mi ha fatto tornare
sul viale della belleza
amplificano le voci contrarie
e i baci
e le carezze,
infialzate nella memoria,
mi fanno sentire
più orfano
della notte più bella.
E questa notte lo zenit
risplende ancor più lucente, Aleixander
colora con la sua tavolozza di versi
il mare, l'aria e le genti
della città del paradiso.
*
(1) = Vincente Aleixander = Poeta andaluso , premio Nobel 1977
*
FRANCISCO MUNOZ SOLER -- (traduzione di Federica Venosi)

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