mercoledì 16 gennaio 2019

SEGNALAZIONE VOLUMI = RAFFAELE PIAZZA

Raffaele Piazza : “Alessia e Mirta” – Ed. Ibiskos – 2019 – pagg. 52
Alessia è una ragazza onnipresente nella poesia di Raffaele Piazza , una figura femminile che si offre quotidianamente alle visioni oniriche , alle schermaglie amorose , agli scontri erotici clandestini , alle improvvise allucinazioni sentimentali, alle impreviste memorie che affiorano tra paesaggi o stanze , boscaglie o terrazze. Di contro Mirta si impone nella scrittura poetica per la sua violenta scomparsa dal mondo vivibile, vittima di un gesto suicida che la rende immortale. Ecco, allora, due personaggi emblematici che contendono i testi in un fluire continuo di versi , sapientemente equilibrati nella scrittura, che caratterizza Raffele Piazza , quale poeta tutto tondo, nel panorama contemporaneo.
Il viaggio lirico intrapreso in questo volume ci trasporta in mille colori tra le verdi foglie del parco , ove Alessia assapora le smanie d’amore , o tra le azzurre onde del golfo , ove la fanciulla abbandona le sue forme, o tra le assolate pietre del borgo , ove ella rincorre il suo amante, o tra le stoffe del negozietto , dove scegliere tessuti e costumi. Ma le visioni vengono interrotte ogni tanto dal ripetersi improvviso ed inaspettato delle apparizioni aurorali di Mirta . Giovanissima preda dell’Ade, alla quale il poeta dedica versi struggenti, ella ritorna nella sua nebbia sepolcrale attraverso il sentiero “azzurro della vita” che abbandona ogni speranza.
Le frasi saltellanti, ricche del ritmo di decine di metafore e neologismi, rincorrono i flash che si susseguono pagina dopo pagina, e realizzano un album policromatico da sfogliare con curiosità culturale di livello, nell’eco di una voce sussurrante che accompagna frammenti di memorie o illusioni di presente nelle flessioni musicali della poesia.
ANTONIO SPAGNUOLO

1 Commenti:

Alle 18 gennaio 2019 alle ore 05:50 , Blogger norise ha detto...

Dice bene Spagnuolo parlando di visioni oniriche riguardo le nuove poesie di Piazza, incentrate sulle figure di due donne molto diverse, di cui una suicida, nel loro "relazionarsi". Una profonda disamina quella di Spagnuolo, che coglie appieno lo spirito fantasioso e spesso ai limiti del fiabesco di questa poesia.

 

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