sabato 2 febbraio 2019

SEGNALAZIONE VOLUMI = RAFFAELE PIAZZA

Raffaele Piazza – "Alessia e Mirta" – Ibiskos Editore –Empoli - 2019
La poesia di Raffaele Piazza ha una lunga frequentazione con la figura di Alessia,
immagine concreta ma nello stesso evanescente per il suo riproporsi in forme sempre
diverse, in bilico appunto tra il sogno e la realtà. Questa figura femminile è “fiorevole”,
per usare un neologismo usato spesso dal nostro poeta, perché ha dei fiori la bellezza
gentile, grazie a cui rallegra il lettore attraverso le mille metamorfosi del suo apparire.
Di lei si può raccontare la storia: è una ragazza giovanissima, ancora impegnata nei
suoi studi, innamorata di Giovanni con cui intreccia una storia d’amore in una continua
scoperta di posti e situazioni nuove. Potremmo dire proprio così: di scoperta in
scoperta, sempre con un animo aperto alla meraviglia, meraviglia che non può non
contagiare chi legge. Di questa creatura poetica sappiamo anche che ha bisogno di
continue conferme, perché ha paura di perdere l’amore di Giovanni: è la storia di
Alessia, ma è la storia di ogni innamorato che conosce la precarietà preziosa del
sentimento amoroso. Ma Alessia è molto più della sua storia, è la creatura che, nelle
sue metamorfosi, esprime la pulsione di vita dell’autore. Pulsione di vita che sembra
interrompersi ad un tratto dall’irrompere dell’amica Mirta, suicida. Oscuri fantasmi
suscita la vicenda di questa seconda figura femminile che pone fine alla sua vita,
buttandosi giù da una finestra, in un volo senza ritorno. La scomparsa tragica
dell’amica apre un nuovo scenario che non è solo di dolore, ma anche di un suo
superamento, nella scoperta di luce che fa sì che Mirta continui ad esserci. La sua è una
figura sempre presente grazie ad un sentimento che non conosce la frattura della morte
ed è capace di sostenere nella “fatica” della vita chi continua ad amarla, così come fa
il Plottino leopardiano dicendo al suo amico:” Viviamo, Porfirio mio, e confortiamoci
insieme”. Qualche cenno ultimo al linguaggio di Piazza che stupisce ad ogni lettura
perché fortemente evocativo, ricco com’è di neologismi, capaci di allargare la sfera
della tensorialità e del poetabile. Ed è grazie alla creatività della parola che le sue donne
superano i dati contingenti, per divenire figure del nostro immaginario.
*
Anna Cacciatore

1 Commenti:

Alle 4 febbraio 2019 alle ore 02:28 , Blogger norise ha detto...

Anna Cacciatore, addentrandosi nell'universo Alessia, ha ben centrato la sua anima evanescente aperta alla meraviglia della vita, a cui si contrappone la figura di Mirta suicida ma sempre presente. Non si può che elogiare lo scritto del recensore che ha condiviso col lettore momenti di luce.

 

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