SEGNALAZIONE VOLUMI = ADRIANA TASIN
Adriana Tasin – Il gesto è compiuto---puntoacapo Editrice – Pasturana (AL) – 2020 – pag. 79 - € 10,00
Il gesto è compiuto, la raccolta di poesie di Adriana Tasin che prendiamo in considerazione in questa sede, presenta una nota dell’Autrice e una nota di Lamberto Garzia esauriente e ricca di acribia.
Il testo, composito e articolato architettonicamente, è suddiviso nelle seguenti sezioni: In_fertilità, Amoreterno, In aria di mistral ora mi trovo e Stanza remota.
Già ad un primo impatto con la materia proposta dalla poetessa ci si rende conto che ella sia alla ricerca delle sue radici della sua identità di donna e di persona.
È doveroso ricordare che nel corso della storia recente la donna stessa si è ritagliata un altro ruolo nella società nel pubblico e nel privato, emancipandosi e facendo valere i propri incontrovertibili diritti.
Così in tutte le culture la donna non è più l’angelo del focolare domestico, assoggettata all’uomo, ma è divenuta persona che ha instaurato un rapporto paritario con l’altra metà del cielo attraverso il lavoro e il diritto al voto politico, per fare alcuni esempi dell’esito del processo.
Adriana Tasin è perfettamente conscia di quanto suddetto e il titolo della raccolta Il gesto è compiuto evidenzia la perfetta presa di coscienza di questo sviluppo positivo del costume nel sociale quando anche la Chiesa, attraverso il pensiero di Giovanni Paolo II, ha spezzato una lancia a favore della parità uomo – donna attraverso la reificazione della dignità della figura femminile nel mondo anche se purtroppo i dati recenti delle cronache registrano una fortissima presenza della violenza sulle donne che raggiungono il picco doloroso nel femminicidio.
Si avverte fin dai primi componimenti anche una vena creaturale nel nominare la poeta la madre e si sente implicitamente anche un vago senso di fiducia nell’essere implicitamente dette le generazioni che si passano il testimone l’una con l’altra nella normale concatenazione della genesi degli esseri umani che è simile per certi aspetti a quella della parola poetica salvifica.
In Diagramma, componimento tratto dalla prima scansione non a caso intitolata In_fertilità nella prima strofa la Tasin si ripiega su sé stessa alla ricerca di una definizione ontologica della sua essenza definendosi: Femmina, donna/ infine madre/ ultimo scalino non compiuto/. Quindi una vena intellettualistica permea i versi di questa splendida raccolta che sono sempre raffinati e ben cesellati espressioni di strumenti scaltriti e di una forte coscienza letteraria.
C’è vaghezza e magia nei dettati quando la poeta afferma che forse rinascerà figlia, verso icastico e pregnante come tutti quelli della raccolta.
In Abiti i vestiti stessi, detti con urgenza, diventano correlativo oggettivo del tempo che passa e della necessità di coprire il corpo secondo le mode e il proprio gusto e, infatti, è tema centrale del libro quello della corporeità, carne che si fa parola, appunto poetica.
La forma è sempre densa e condensata nell’eleganza dei dettati e pare esserci fede da parte dell’autrice anche nell’amore uomo – donna, nonostante tutto, quando una sezione del testo è chiamata Amoreterno, parola coniata dall’Autrice.
Una sorprendente chiarezza connota il versificare scattante e luminoso nella sua vaga bellezza.
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Raffaele Piazza
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