mercoledì 8 aprile 2020

SEGNALAZIONE VOLUMI = LUCETTA FRISA


Lucetta Frisa – Cronache di estinzioni--- puntoacapo Editrice – Pasturana (AL) – 2020 – pag. 73 - € 12,00

"Cronache di estinzioni", la raccolta di poesie di Lucetta Frisa che prendiamo in considerazione in questa sede, presenta una prefazione di Elio Grasso esauriente e ricca di acribia e una postfazione di Mauro Macario acuta e sensibile.
In questo libro la poeta non distilla ma ridiscute: tutto si ripresenta con il marchio del caos ma si dispone a una nuova organizzazione del percorso dell’autrice, questa dizione affabulante, nitida nella sua complessità semantica, rimarrà sempre una costante, elemento che raggiunge i suoi risultati più alti.
Nonostante i mutamenti del suo registro ed espressivo, nel divenire della sua produzione, anche se “inverati” in modo diverso sulla pagina, costanti paiono essere i nuclei tematici che ci propone l’autrice, nuclei tematici del resto tutti ben coesi gli uni con gli altri per far parte di un sistema globale e superiore.
Costante nella poetica dell’autrice il tema sintetico della cognizione della condizione umana fatta di dolore.
Il volume non è scandito in sezioni e per questo, oltre che per l’unitarietà, formale, stilistica, semantica e contenutistica può essere considerato un poemetto.
Il componimento iniziale dedicato alla madre e quello finale senza titolo sono gli unici scritti in corsivo e questa scelta pare assumere un carattere programmatico.
Una vena lirica ed elegiaca pare permeare i testi e i temi della nascita e della morte connessi a quello del passare delle generazioni si realizzano sulla pagina con un andamento dolce e pacato in un contesto di stupore e di linearità dell’incanto che tende alla meraviglia.
Anche una natura fatta di mare e di vento diviene spesso sfondo delle immagini dette con urgenza dall’autrice che trova nei versi la capacità di stupirsi mirando scenari che hanno qualcosa di magico.
A volte sono toccati temi relativi alla quotidianità come lo schermo del computer, il ciclismo e la fiera del libro di Torino.
Di fronte al mare magnum della vita proprio attraverso il filo d’Arianna della poesia Lucetta pare trovare la bussola per ritrovare il senso della vita e quello del suo esserci nel mondo.
A volte l’autrice s’interroga sulla sua essenza di persona e lo stesso fatto di fare questo tramite la consapevolezza della scrittura poetica permette al ripiegarsi su sé stessa di essere salutare.
Altre volte sono toccati temi di cronaca come la caduta del ponte a Genova che nella sua tragicità ha causato come è notorio numerosi morti e disagi.
In Natura morta viene descritta la scena domestica del pranzare che diviene occasione di riflessione dei commensali per parlare degli amici all’ospedale e qui è surreale la descrizione dei topi che squittendo salgono sul tavolo e quello di uno sciame di scarafaggi che scricchiola sul pavimento di kafkiana memoria.
Il tema dominante del poiein qui espresso dalla Frisa è quello del relazionarsi dell’io poetante con la realtà che lo circonda cosa che può avvenire anche sotto forma di sogno a occhi aperti come nella composizione per la madre.
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Raffaele Piazza

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