martedì 22 dicembre 2020

SEGNALAZIONE VOLUMI = PLINIO PERILLI


***Plinio Perilli : “La distanza dalle cose” (la poesia di Domenico Cipriano)--Macabor, Francavilla Marittima, 2020 - pp. 64, Euro 10,00.
Lunghissimo saggio offerto alla poesia di Domenico Cipriano, elaborato con l’acume ed il bagaglio culturale ben noto di Plinio Perilli, che stende le sue osservazioni ed i suoi appunti con un’acribia eccezionale, esplosa in pagine equilibratamente ricamate. In apertura egli scrive: “Si parva licet, e a partire dalla sua ispirata ma anche giudiziosa carriera di giovane poeta, Domenico Cipriano non ha mai incoraggiato in se stesso né le fughe d'irrealtà, le pose "orfiche", insomma le affettate derive post-ermetiche... né, viceversa, la prosopopea egualmente esibita, o peggio recitata – in taluni ideologica, livorosa e faziosa – dell'impegno quotidiano, dell'ansia o ansa civile che finisce per schiacciare ogni ideale in ideologismo, ogni malessere in sistema filosofico, perfino ogni briciola di dolcezza o palpito di gioia, in una redenzione forzatamente gnomica, (dis)illusione – diciamolo pure – d'Epochè...” Parole che immediatamente mettono a fuoco quella che è stata ed è tutt’ora la linea di ricerca della parola, che l’ancor giovane poeta riesce ad elaborare, tra incursioni della creatività effervescente ed immersioni colorate della memoria, dentro quei confini che i ricordi incidono con insistenza.
Una sottile autoanalisi percorre trasversalmente quasi tutte le opere, una storia filtrata attraverso il dichiarato e la consapevolezza che la poesia scuote e avviluppa , attanaglia e tratteggia personaggi, figure, pensieri , illusioni, accadimenti, in forme colorite, o in accenni frastagliati.
“Siamo la generazione/ del cambiamento/ manto di vento/ che arrende il tramonto./ Specie protetta – la donna/ – ha maggiore consapevolezza/ ma non comprende/ parità è rispetto/ non conquista di vecchi difetti./ Anni di cambiamento/ in cui molti abdicano/ a stento.”
La rievocazione di eventi segna alcuni dei passi più significativi delle opere prese in esame, per una vitale e melanconica capacità di descrizione, per poi incidere invece con semplicità nella gioia di accadimenti misti al riflesso della immaginazione. I nuclei emotivi, gli squarci del pensiero, i momenti astratti della filosofia si rincorrono fedeli ad un atto di sottomissione quasi religioso, ma fedeli e vitali nella proporzione musicale del ritmo. Evocazioni, avvicinamenti, ripensamenti, affetti, impressioni, luoghi della memoria, elucubrazioni hanno tutti un substrato denso, un afflato personale, prezioso e coordinato.
Il lavoro di Plinio Perilli diviene un brindisi luminoso ed effervescente per un poeta che conosce bene quale sia il nutrimento per sopravvivere al labirinto che i versi sono capaci di tessere.
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ANTONIO SPAGNUOLO

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