POESIA = TITTI FOLLIERI
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PER MADRE TERRA
(Dedicato a Anna Maria Ortese)
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Perché Madre Terra sia rispettata
Chiediamo PACE PER SEMPRE
Noi passeggere mortali
chiediamo tolleranza giustizia sociale
libertà consapevole dignità
per tutti gli esseri viventi
Le nostre orecchie ascoltano il dolore
di innocenti uccisi per le strade di Beirut
di Parigi di Tunisi del Mali
Torniamo a casa dentro il silenzio di un respiro
Ci rifugiamo nel grembo della Dea oscura
e sentiamo compassione per la sofferenza di tanti
I nostri occhi restano stupiti dinanzi alla bellezza
di un tramonto arancio un cespuglio di bacche rosse
Richiediamo che la bellezza del corpo celeste
sia riconosciuta amata preservata
Le nostre mani si prendono cura
Corrono agitate sempre operose
in tanti piccoli gesti di attenzione
nell’affaccendarsi quotidiano
E ci chiediamo: “Chi curerà le ferite di tanti lutti?”
Torniamo a casa dentro il silenzio di un respiro
e sentiamo la tenerezza il dono di un abbraccio
Un gesto di fiducia condivisione sorellanza
Da anima ad anima in presenza
La nostra mente cerca parole vere
Mentre ad una ad una vengono bruciate
Rese inservibili dalla ridondanza
Eppure nel frastuono trovare una via
capacità di ascolto comprensione
Consapevoli di essere Guerriere di Pace
nella fiducia del diritto alla felicità per tutti
manifestiamo il nostro Amore
Per Madre Terra il Corpo celeste
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(dicembre 2015)
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CANZONE
L'incantesimo è fuggito via lontano da qui
mi sono svegliata alla realtà di ciò che é
spaesamento ed erranza sono i miei continenti
i grovigli di carne sono solo un sogno
Sono morta e rinata tante volte
Gioia di uno sguardo aperto all'orizzonte
infinite le varianti delle costellazioni
nuda senza più certezze per orientarmi
Rimane vivo il sogno di un amore
dicono sia solo un'illusione
Abbraccio libero nel cosmo che mi accoglie.
Volevo dirti del silenzio come dono d'amore
una distesa gialla di campi di girasole
Mi basta il suono del tuo nome
Specchio i tuoi occhi la medesima visione
disegni sull'acqua si dissolvono al primo vento
Cambiamo corpo e nome
Ma che differenza fa?
Siamo figli dell'Araba Fenice
Cambiamento resti veloce a disorientarmi
Funamboli giochiamo d'azzardo
Ognuno credendosi vincitore e vinto
Resto sola a dire di sì alla vita
anche se Tu sei lontano da quì.
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LETTERA H
Respiro nel suono dell'H sapendo che contiene il mio primo respiro dato a mia insaputa o forse scegliendo di ritornare sul pianeta ad imparare l'incarnazione / C’é stata data e ci potrà essere tolta proprio da quella grande paura / non solo della fine di questo Io ma di tutti gli esseri viventi / H / la bomba H il ricordo di Hiroshima.
H bomba H / Plutone in scena / scendendo nelle viscere della terra/
La via della meditazione / Shiva che trasforma distruggendo le illusioni dell'ego che si gonfia del suo bisogno di essere qualcuno / io esisto io voglio /una simulazione/ desiderio-paura/ disgregazione-rigenerazione/ duraturo-transitorio / La danza di Shiva / Eone di energia continua /Om Namah Shivaya.
H2O l'acqua la vita / il nostro inizio H l'aria il nostro mezzo/ Abbandonarmi senza peso alla forza di gravità / Acqua che mi culla abbracciandomi /dentro il suo ventre caldo sparire dai miei pensieri /entrare verso l'interno e lì sostare nel respiro / il suono di H che ritorna / musica dolcissimo suono in un Hum Aum Hom Om il suono universale / canna di bambù che vibra vuota / ricerca di quel vuoto come pausa rigenerazione silenzio dov'è solo l'H del respiro/ il testimone.
H una scala percorso di ricerca verso l'alto /ci si trasforma salendo verso il cielo quando le radici sono ben piantate nella terra/ il mistero dell'H di Homo.
Due gambe con un piolo centrale che segna la connessione destra-sinistra/ uomo-donna / rosso-nero/ terra-cielo/ yin-yang/ tutto-nulla avvolti dentro la circonferenza che girando su di sé diventa una ruota in cui è iscritto un ottagono il numero otto 8.
H ottava lettera dell'alfabeto / infinito simbolo in te perdersi in te ritrovarsi/ in questa ruota in cui sono entrata e che si fermerà all'improvviso per scaraventarmi nell'Altrove parallelo / l'altra metà della scala.
H invisibile che guida la nostra cecità / Nostro incedere nel sonno inconsapevole dell'ignoranza / prepararci all'ultimo momento trasformarci fino alla partenza finale / il mio altrove l'esserci nella presenza al vuoto/ Piccoli gesti solo nell' esserci anche se nulla dovesse più accadere ma solo questo transitare nell'altalena di respiri H silenziosi / Sigla d’un altro giorno che passa/ un altro anno e la corrente ci trasporta sempre più forte/ qui ad imparare condottieri arresi almeno al fare del non fare / dirsi la verità sul perpetuo fluire del tempo che non passa.
L'H futura incognita alla prova passo dopo passo il tragitto di questa scala che tutti saliamo e scendiamo dal primo vagito all'ultimo respiro.
H la vertigine di libertà perché il destino sa / H di Absenthium / l'Umiltà che in francese ha un'acca Humilité / una H in più per dire coraggio ardore esperienza fatta di necessità davanti alla disperazione del non senso ribellione profonda e lode all'anima del mondo al suo invisibile soffio.
H Atman del respiro universale Prana tra le foglie Huuu Heee Haaa trapasso di stagione / Perire di paure malattie dello sterminio nuovi virus vita e morte/ tra tutti i pensieri binari punto di sintesi nell'etere transazione su un'asta funamboli dell'abisso /precipitare comunque verso l'estremo saluto
H sulla scala atletiche prestazioni a ritmo veloce e insieme lentissimo / ci si lascia scorrere mantenendo la disciplina/ portare a temine l'opera divenire ciò che si è/ quanto durerà?
H la ruota una giostra fuori/ Storia tappezzata di lezioni che abbiamo saputo ascoltare ed altre che dobbiamo ancora imparare dall'H di humilité / H invisibile priva di corpo eterea / oltre cerchiamo di esserci senza paura
H come Hara / Centro vitale / le potenze della "Grande Via" il legame vitale con le radici fino al ventre della terra / Hara centro di gravità/ Hara ritrovandoci dopo aver creduto di essere un'isola separata / dopo aver perduto la via del cuore / ciò che si vede è un dono da condividere /Amore che abbraccia da ogni dove e il respiro di un H profonda in quell'Hara / ascolto del rumore sottostante/ le paure le ansie le domande / gran cercare quello che c'è già/ se solo si arrestasse questo confondere l’essenziale con il superfluo / questo rumore che non è suono/ attesa di una voce in cui credere che sia come sia dall'essere che si conosce sempre troppo poco per il suo silenzio/ il suo nascondersi nell'invisibile H / H respiro/ H il testimone/ H bomba H/ H futura incognita/ h Humilite’/ H una scala/ H ottava lettera dell'alfabeto/ H il numero 8 /H.... infinito simbolo/ H2O l'acqua la vita/ H Hum Aum Om Om Om
( Maggio 1994)
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TITTI FOLLIERI
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Titti (Maria Antonietta) Follieri vive nella campagna fiorentina. Traduttrice dal francese e scrittrice, collabora a diverse riviste italiane e straniere con traduzioni, saggi, testi poetici e narrativi.
Ha pubblicato le raccolte di versi Dell'amore il sogno (1980), Switmagma (Gazebo,1985), Topologia di un mandala (Edizioni del Leone, 1991), il racconto Un arcobaleno (con il pittore Stefano Turrini, Morgana, 2000); Tessiture spaziali (Morgana Editrice, 2016) ; il romanzo La voce delle mani (Pendragon, 2003); la raccolta di racconti Piccoli smarrimenti quotidiani (Editrice Zona,2009); il memoir La solitudine della cattedra (Zona contemporanea Editrice, 2013), il romanzo Viaggio di una provinciale cosmopolita, Edizione Les Flaneurs, 2023
Nel giugno 2014, al Premio L’Iguana, omaggio ad Anna Maria Ortese, La solitudine della cattedra si aggiudica il terzo posto per la sezione narrativa. Nel 2020 pubblica il libro d’artista Lì in collaborazione con la pittrice Leonilde Carabba ( Pulcino Elefante 2020). Diverse traduzioni delle poesie in francese sono state pubblicate in Canada, sulla rivista “Estuaire” settembre 2011. Altre poesie tradotte in spagnolo sulla rivista online: www.periodicodepoesia.unam.mx. Ha curato e tradotto l’Antologia della poesia contemporanea del Québec (Crocetti Editore 1999) e il saggio di Daniel Odier, Il Tantra-yoga, Neri Pozza, 1999). Nel 2011 pubblica due CD per le Edizioni Multimedia 91, intervista di Alessandra Borsetti per l’Archivio nazionale della voce dei poeti.
( www.tittifollieri.it)
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