martedì 13 febbraio 2024

POESIA = ANGELA ANCONETANI LIOVERI


** I **
Sei un gatto dalle vibrisse di marmo
nulla ti scalfisce, la tua routine è folgore
che scrive nella pietra. Ripari le crepe con
ablazioni d’incrostazioni superficiali,
integri le lacune per astrazione cromatica,
bonifichi la superficie muraria,
sia crettatura o invecchiamento nobile
io mi restauro.
Una voce da lontano lo dice,
il mantra atavico, poi tace.
Il calco di me stesso vive per me
la vita che non mi scelgo.
***
** II **
La mia voce avrebbe debordato,
lo sapevo, avevo oltrepassato
la cesura tra amore e terrore.
Non era più tempo del due allo specchio,
dell’alzare la posta dell’aprirsi,
gli attori erano mutati, ma irrinunciabile
era ancora una grammatica emotiva.
Dove ristagnavano lacrime
prese avvio l’inseguimento,
navigavo nell’ordine dei secondi,
osavo sempre dire pur di restare
a galla in un fango di sabbie mobili.
Unico metro il dolore che ripulisce.
Fu così che con un piede affondato
cercai un brillio che colmasse il giorno,
una promessa fragile.
Tra simmetrie impossibili e note di piano
mi vidi rinascere a un mondo di sopra.
**
ANGELA ANCONETANI LIOVERI
**********
Angela Anconetani Lioveri (Jesi, 1991) vive e lavora nella provincia di Ancona. Dopo la laurea in Filologia Moderna presso l’Università di Macerata, si è specializzata nella didattica dell’Italiano come seconda lingua, insegnando Lingua Italiana a persone migranti presso Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti e cooperative. Attualmente è docente di Lettere nella scuola secondaria di I grado, dove cura laboratori di arte-terapia, danza-movimento-terapia e lettura a voce alta per adolescenti in contesti interculturali. Scrive articoli di cronaca culturale e realizza interviste per riviste online della provincia di Ancona. Ha pubblicato per NullaDie la silloge “Le radici” (dicembre 2023) e suoi testi sono apparsi in antologie collettive (Marche d’Autore, Affiori, Giulio Perrone).

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