SEGNALAZIONE VOLUMI = CLAUDIA MANUELA TURCO
**Claudia Manuela Turco: “Biancabrina e le sette nine” – Macabor editore 2023 – pag. 180 - € 16,00
Rapidamente si sfiorano dimensioni variegate e coinvolgenti, per quelle improvvise sospensioni del dettato che fanno del pensiero poetante un accostarsi timoroso all’inevitabile corrosione della quotidiana presenza umana.
Con affabilità non sospetta nella nostra realtà affiora un tono di comunicazione semplice ma nello stesso tempo inquietante.
Lo sguardo viene più volte impegnato negli improvvisi ostacoli che possono comparire nel tragitto diurno o nelle sospensioni notturne, e con tocco da magistrale percezione la poetessa racconta vicissitudini ed incubi che possono assillare l’individuo che si trasforma in un paziente da operare o in un mendicante che cerca conforto.
Le pagine, molto ricche di fraseggi, raccontano le peripezie che una fanciulla affronta durante l’arco della sua esistenza, una favola che non nasconde assolutamente nulla di misterioso, ma che disegna gli accadimenti con la precisione del cesellatore.
“Spaccano il capello in quattro
ma poi sragionano tra poli opposti
ignorando ogni complessità.
Anche quando classificato in-colore,
rimane colore in entrambe le sue facce,
il Bianco/Nero.
Neraneve ha un debole sia per il colore nero,
sia per l’alta luminosità dell’acromatico bianco,
colore acrobatico, senza tinta.”
Cosa seleziona con cura il suo inconscio?
Tra le false parvenze e la verità, tra realtà e inventiva il poeta si affida agli infingimenti della riflessione e ricama l’accettazione di una consapevole proiezione del continuo divenire attraverso fotogrammi che chiudono la monade dell’attimo fuggente.
La cagnetta Nina è protagonista a tutti gli effetti, sia nella disperazione che nelle gioie improvvise e inaspettate, né giovane né vecchia, né sana né ammalata, che ritaglia i momenti sempre incerti dei tre sfortunati/fortunati coprotagonisti della fiaba.
Claudia Manuela Turco scrive con eleganza, con un più che abbondante fluire di frasi e incisioni, in un alone di cultura valida capace di mescolare registri e linguaggi in una sorta di pastiche, che descrive le accattivanti alternanze di uno schermo dal ritmico candore.
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ANTONIO SPAGNUOLO
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