POESIA =IOSIF BRODSKIJ
TRADUZIONE DI Kamila Gayazova.
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"I VERSI SOTTO L’EPIGRAFO"
Quello che è concesso a Giove
non è concesso al bove…
Ognuno al cospetto di Dio
è nudo.
Misero,
nudo
e povero.
In ogni musica c’è
Bach,
in ognuno di noi c’è
Dio.
Poiché l’eternità –
appartiene agli Dei.
La mortalità -
è la sorte dei bovi…
Quel che è di Dio diverrà
per noi
crepuscolo degli dei.
=
E bisogna rischiare
il cielo,
sia pure
avventatamente.
Più di una volta
ci crocifiggeranno
e poi diranno:
caducità.
E noi
piangeremo
per le ferite.
Poi desidereremo la ricompensa…
Ognuno ha
Il suo tempio.
E ognuno avrà
la sua tomba.
Sii folle, ruba, prega!
Sii solo
come un cane!..
… come per i bovi –
la frusta
così è eterna per gli dei
la croce.
*
Iosif Brodskij – 1958
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Iosif Aleksandrovič Brodskij (Leningrado, 1940–New York, 1996) è stato un poeta, saggista e critico d'arte russo, naturalizzato statunitense. Premio Nobel per la letteratura, è considerato uno dei maggiori poeti russi del XX secolo. Iniziò a scrivere le prime poesie da autodidatta nel 1958, mentre nel 1959 fu già introdotto nell'ambiente letterario, collezionando conoscenze importanti del calibro di Evgenij Rejn, Anatolij Najman, Bulat Okudžava e Sergej Dovlatov e altri. Grazie proprio a Evgenij Rejn, nel 1961 conobbe la grande Anna Achmatova, che a sua volta notò subito le sue doti. Nel 1963, autografando un tomo delle sue poesie, gli scrisse: “A Brodskij, le cui poesie mi sembrano magiche”. L’Achmatova ebbe una grande influenza sul giovane poeta, così come Osip Mandel’stam, Boris Pasternak, Marina Cvetaeva. Processato per “parassitismo” sociale, legge che obbligava ogni cittadino sovietico ad avere un lavoro fisso, fu condannato a periodo di esilio e lavori forzati a Norinskaja (1964-65) nella regione di Arcangelo, a nord del paese. Tuttavia in un'intervista Brodskij parlò del periodo dell'esilio come del più felice della sua vita, in quanto poté dedicarsi allo studio della poesia inglese, in maniera particolare delle opere di W. H. Auden. Il processo al poeta diede impulso alla nascita del Movimento in difesa dei diritti umani nell’URSS e attirò l'attenzione dell'Occidente sulle violazioni dei diritti umani nell’Unione Sovietica. Nonostante in patria non riuscisse a pubblicare quasi nulla, accontentandosi delle letture nelle case degli amici e della diffusione in samizdat (metodo di diffusione clandestina), fuori dai confini veniva letto sempre di più, sia in russo sia in traduzione, soprattutto in inglese, polacco e italiano. Quelli furono per lui anni di intensa creatività poetica, che culminarono nei versi inclusi più tardi nei libri editi negli USA.Nel 1972 fu costretto ad abbandonare la patria, dove non fece mai più ritorno. Brodskij si stabilì nella città di Ann Arbor negli Stati Uniti, dove insegnò fino al 1980 all'Università del Michigan. Per i successivi 24 anni tenne lezioni in molte università nordamericane, come l'Università di New York e la Columbia University. Dal 1972 fino alla morte, Brodskij si immerse totalmente nella vita pubblica e letteraria, pubblicò diverse raccolte di poesie, tre libri di saggi, oltre a svariate traduzioni di poesia e due pièce teatrali.
La Perestrojka nell’URSS e la consegna a Brodskij del premio Nobel misero fine al silenzio imposto in patria sulle sue opere, che videro un'esplosione di popolarità. Nel 1989 Iosif Brodskij fu riabilitato nei suoi diritti civili dal governo russo.
Morì Il 28 gennaio 1996 a New York e venne sepolto a Venezia nel cimitero di San Michele.
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