giovedì 18 settembre 2025

SEGNALAZIONE VOLUMI = ANTONIETTA GNERRE


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ANTONIETTA GNERRE: “Umano fiorire” – Ed Passigli 2025 – pag. 88 - € 12,50
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“Non domandare nulla. / La primavera arriva/ per rimarginare/ il perimetro di una ferita:/ il ghiaccio dell’eterno/ portato sulle nostre dita.” Un incipit che improvvisamente illumina il pensiero di chi è preda del dubbio e gli indica la sapiente attesa di un’ora che sappia dirimere la paura che Thanatos incute quotidianamente.
La ricostruzione tassello per tassello di quei momenti del passato che hanno lasciato un’impronta policromatica si traccia in versi che ad occhi socchiusi ricamano improvvise figure, lampeggiamenti del pensiero, riaccensioni di memorie, rievocazioni di appuntamenti, sussulti di illusioni, frammenti di premure, cercando quasi con una lanterna le ombre dei turbamenti.
Antonietta Gnerre offre al lettore un viaggio poetico profondo ed intimo, esplorando il legame tra qualche pensiero filosofico ed una personale natura trascendente, e insieme costruendo un dialogo tra vita personale e respiro universale della terra.
La raccolta si distingue per la delicatezza delle immagini e per la capacità di trasfigurare l’esperienza quotidiana in simboli della banale routine del singolo. Alcuni elementi della natura – fiori, alberi, montagne, mare. nuvole – diventano così il luogo privilegiato per meditare su temi come il tempo, la rinascita, e la grande bellezza che risiede nella semplicità. Gli sfondi sono pennellate che evocano interpretazioni con l’umano, con l’inestricabile rapporto delle tracce visibili.
Poesia delicata ed allo stesso momento densa di consapevolezza, fedele ai valori di una cultura poliedrica, che è capace di cantare con il ritmo serrato delle sillabe l’amore ed il sussulto, “nuove stelle marine”, “il suono del vento sulle foglie dei platani”, “la ripetizione di un segreto a bassa voce”, “il suono di cornamuse inesistenti”, “l’acqua che accarezzerà le stelle”, insistendo con “cerco l’identità di un ceppo, / il profumo del legno/ si solleva dai secoli”.
Si intravede un suo invito a rallentare la corsa diuturna per soffermarsi con attenzione sulle sorprese che influenzano i nostri pensieri, pronti a riaccendere quei sentimenti che nel mondo contemporaneo si sono assopiti.
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ANTONIO SPAGNUOLO

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