venerdì 10 febbraio 2012

poesie - Spagnuolo

1 -
Siamo tutti noi nell’angolo,
ove il conteggio è una serpe intollerante,
senza alcuna tregua.
Forse l’orizzonte offre la stella mattutina
dai falsi contorni per ricattare la carne
modulando le ore leggiadre che lasciammo
per approdi del flauto
o raccattare le più che povere stagioni.
Ricomincia dagli ottanta la rincorsa
per una fase che non mi stupisce,
certo tra fase e frase l’esplicita zavorra
aiuta l’impotenza delle nostre voci,
- contorto ai rotocalchi
rimpasto le vene di mio padre - incenerito:
sono sicuro d’esserti bislacco
prima che dalla nebbia fiorisca
una copula incoerente, sfida costante
di presenze nella insulsa pantomima.
Così estremo il giardino promesso
che io brucio ricorrenze per non essere in colpa,
mentre
sul piede incandescente indagavi pigrizie
per le tue moine indigeste.
*
Antonio Spagnuolo

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1 Commenti:

Alle 11 febbraio 2012 alle ore 07:37 , Blogger pinca ha detto...

niente più di uno squarcio di oasi nel deserto può illuminare questo nostro cammino e un poeta è un'oasi, sta lì ci aspetta, pronto ad accoglierci e a trasformare i nostri passi faticosi in momenti che ci avvicinano al respiro incantato della vetta

 

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