lunedì 19 marzo 2012

Poesie = Renato Casolaro

Ubi sunt?

Giovanni
Avrai sentito l’applauso
che fuori ti ha accompagnato?
In ogni coppia di mani
era un pensiero diverso,
un diverso dolore.
Così succede per chi ha molto amato.

Enzo
Il tuo sorriso intatto nella bara
sulla tua essenza mi ha rassicurato.
Forse neppure tu sai dove sei,
se in un Eliso fatto per te apposta
o nelle menti di chi hai amato.
Ed io non so di quei due luoghi quale
sia il più vasto.

Assuntina
L’immagine di te che mi hanno dato
quando ti abbiamo ricordata in chiesa
era diversa: i tuoi capelli lunghi,
neri poi bianchi, che avevi serbato
per essere te stessa, qui non sono.
Ed io non so quando li hai tagliati,
se nella mente mia ci sono ancora,
come la tua pazienza e il tuo sorriso.
*
Renato Casolaro
*
Renato Casolaro è un sessantaduenne, bibliotecario fino a 46 anni, poi per lucida scelta insegnante statale di italiano e latino. Ha sempre avuto a cuore, sia pure occupandosene in sordina e da posizioni laterali, l’educazione dei giovani e la poesia. Non ha partecipato a momenti o gruppi di importanza, e non ha mai pubblicato una sua silloge. Deve alla squisita e colta gentilezza di Antonio Spagnuolo l’inserimento di nove sue liriche nella recente antologia Frammenti imprevisti (ed. Kairos). Coglie adesso il nuovo invito per affidare ai lettori di questo blog le tre brevi liriche qui presentate, che vogliono essere soprattutto un omaggio alle tre persone di cui parlano e che ci hanno lasciato di recente. Non occorre conoscere le tre persone di cui sopra, anzi chi legge senza averle conosciute si farà di loro un’idea più veritiera di chi le ha conosciute.


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1 Commenti:

Alle 17 ottobre 2013 alle ore 06:50 , Blogger Unknown ha detto...

è sempre forte il prof! speriamo che le prossime siano però più leggere e meno macabre. tanti auguri professore!
Pellecchia

 

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