venerdì 23 novembre 2018

POESIA = MASSIMILIANO CICORIA


"Sospeso"

Sospeso fluttuante
trabocco di
sale e
puro
spazio sotto la roccia del Cetus, di
pura
materia, di
fichi zuccherosi, di liquirizia e di
te, arabesca acqua
marina.
In
lontananza si
cerca
ciò che è
vicino.
*

" La falena"

Il
paesaggio era
composito. Il lume
custodiva la
luce e la falena accese il
lume (come
Prometeo) e
dispiegò le
ali di
pergamena. Disse
di z i t t i r e: qualcosa di
eclatante
sarebbe accaduto, sarebbero
passate
di là anche le
formiche e
forse
la
mosca entrata per
rinfrescarsi. Nella
casa assegnò i
nomi alle
cose (quasi
fossero sue): vide
il
mestolo e le parve un
pensiero
poetico; gli
occhiali e tutto fu veramente
vero. Poi
si alzò una
montagna; una montagna vide alzarsi. La
montagna sbuffò, tre
volte
sbuffò, sbiascicando nulladinuovoancheoggi e
spense la
luce, spense
l’e c l a t a n t e.
*
MASSIMILIANO CICORIA
*

Massimiliano Cicoria nasce a Napoli il 25 aprile 1975.
Dopo gli studi classici, si laurea in giurisprudenza e continua a frequentare l’Università dove consegue il Dottorato di Ricerca e riceve la nomina a Cultore della materia e la Docenza di attività didattica integrativa.
Recensisce sentenze su riviste del settore e scrive articoli su tematiche metagiuridiche tra le quali la capacità giuridica, la persona, il corpo, l’oblio e il dono.
Nel 2018 viene pubblicata la sua prima raccolta di poesie intitolata ‘quarantatrè’ (Editore “la compagnia dei trovatori”)

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